REDAZIONE FERRARA

Interruzione di gravidanza. Arcidiocesi alla Regione:: "No all’aborto a domicilio"

Dall’Istituto di cultura si contesta la possibilità che sarà in vigore dal primo gennaio

Dall’Istituto di cultura si contesta la possibilità che sarà in vigore dal primo gennaio

Dall’Istituto di cultura si contesta la possibilità che sarà in vigore dal primo gennaio

"Crediamo che due aspetti - l’intangibilità della vita e l’accoglienza incondizionata per le persone che affrontano un dramma di così vaste dimensioni - dovrebbero trovare espressione nel linguaggio di cui si serve il legislatore, e spiace rilevare che l’atto con cui la nostra Regione introduce l’interruzione della gravidanza a domicilio (Det. 21024 del 9.10.2024) è particolarmente carente da questo punto di vista". Così l’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio (in foto l’arcivescovo Gian Carlo Perego), tramite il suo Istituto di cultura, reagisce alla determinazione regionale secondo cui dal primo gennaio prossimo sarà possibile, per le donne dell’Emilia-Romagna, interrompere una gravidanza a domicilio. In pratica, tale forma di aborto consisterà nell’assunzione di un primo farmaco (la pillola Ru496) presso un presidio sanitario pubblico e di un secondo farmaco (prostaglandina) presso la propria dimora. L’arcidiocesi ribadisce, "in armonia con la Chiesa tutta", che "da un lato, la vita umana ha una ‘dignità infinità (per richiamare la recente Dichiarazione del Dicastero per la dottrina della fede) che non ha flessioni dal momento del concepimento sino a quello della morte terrena e che non viene in alcun modo ridotta dalle condizioni di debolezza". Secondo l’arcidiocesi "è evidente che le parole usate per regolamentare l’ivg determinano un giudizio culturale. Ed è per questo motivo che ci si sente a disagio quando la determinazione si sofferma a lungo su aspetti metodologici e farmacologici - quasi che l’aborto fosse nient’altro che un problema di efficienza. É difficile affrontare una riflessione sull’aborto, se questo viene visto come ‘fatto organizzativò".