
Copparo: la scelta di mettere il diniego su due delibere per ragioni politiche e di opportunità "Già il Polo Crispa, l’allevamento di bovini e avicolo, il digestore di Formignana e l’impianto di biometano".
L’amministrazione comunale di Copparo dice ‘no’ a due nuovi impianti di produzione di biometano. Se i progetti possono essere considerati idonei dal punto di vista tecnico, la giunta guidata dal sindaco Fabrizio Pagnoni ha scelto invece di mettere ‘nero su bianco’ la propria contrarietà dal punto di vista politico e di opportunità, attraverso due delibere approvate nel corso dell’ultima seduta. Gli iter autorizzativi per i due impianti sono stati intrapresi dalla società agricola Rightenergy e dalla società agricola Stella, per la realizzazione e l’esercizio di impianti di produzione di biometano da sottoprodotti di origine agricola, alimentare e/o agroindustriale e reflui zootecnici. E per entrambe, Arpae ha attivato la Conferenza dei servizi.
La giunta copparese ha preso in considerazione diversi aspetti e anche le osservazioni pervenute dall’Associazione Il Melograno Comitato Vivere Meglio, che ha richiesto di esprimere parere contrario alle nuove realizzazioni. Innanzitutto ha rimarcato la concentrazione in pochi chilometri quadrati di numerosi impianti: il Polo Crispa, l’allevamento di bovini e l’allevamento avicolo intensivo a Jolanda di Savoia, il digestore di Formignana, l’impianto di biometano da rifiuti organici in corso di realizzazione nell’area adiacente alla discarica Crispa. Non a caso il Piano Regionale di gestione dei Rifiuti e per la Bonifica delle aree inquinate della Regione fa proprio, tra gli altri, il principio della equa distribuzione territoriale dei carichi ambientali.
Si ipotizza che a tale concentrazione possano essere legate le numerose segnalazioni ricevute da parte di cittadini residenti ad Ambrogio e Brazzolo relativamente alla percezione di cattivi odori, specie nel periodo estivo. La giunta ha poi tenuto conto dell’inadeguatezza dell’area di intervento in termini paesaggistici: è infatti ubicata all’interno del sito Unesco "Ferrara Città del Rinascimento e il suo Delta del Po", in prossimità peraltro di Villa Pavanelli di Zenzalino e del suo viale alberato, riconosciuto strada di interesse storico-paesaggistico.