"50 anni di Riabilitazione a Ferrara: una tradizione che volge al futuro": questo il titolo del convegno che si svolgerà sabato presso l’Aula C1 del nuovo Polo Didattico dell’Università di Ferrara, a Cona. "Si tratta di un evento celebrativo – spiega la dottoressa Susanna Lavezzi, Direttrice Unità Gravi Cerebrolesioni ed organizzatrice dell’evento – per condividere questo importante traguardo che segna mezzo secolo di impegno, dedizione e innovazione". Risale al 1974 infatti, la promulgazione del DM 10/02/1974 che istituiva la figura del Terapista della Riabilitazione in Italia e della Scuola Regionale per Terapisti della Riabilitazione a Ferrara, diretta dal prof. Gianfranco Salvini. È al prof. Nino Basaglia che si deve la promozione della cultura riabilitativa nella città estense. A partire dal 1974 infatti, ha coordinato la prima equipe riabilitativa presso il padiglione Cavallari di via Boschetto, fino all’attuale sede presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Come Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Riabilitativa e del Dipartimento di Neuroscienze e Riabilitazione e come Professore Straordinario dell’Università di Ferrara, con grande lungimiranza, passione e visione, ha contribuito allo sviluppo di nuove competenze cliniche, scientifiche, educative e organizzative in ambito riabilitativo.
"Grazie ai progressi compiuti, al prestigio che le è stato riconosciuto e alla diffusione delle pratiche che qui si sono sviluppate – prosegue la dott.ssa Lavezzi – oggi possiamo affermare che la riabilitazione a Ferrara sia un punto di riferimento per la comunità. Guardando al futuro, ci impegniamo a continuare su questa strada di innovazione e miglioramento continuo in stretta sinergia tra Ospedale e Università, con i percorsi formativi e scientifici che ne derivano". La mattinata sarà dedicata ad una riflessione a più voci sul percorso di questi 50 anni, che avrà il suo momento saliente in una lettura del prof. Basaglia, a cui seguirà una tavola rotonda che affronterà il tema delle sfide organizzative e formative future. Nel pomeriggio invece si susseguiranno interventi scientifici e di respiro internazionale, volti ad approfondire aspetti innovativi nella riabilitazione della persona con esiti di ictus cerebrale.
"Ci auguriamo – conclude la dott.ssa Lavezzi – che questo convegno contribuisca a focalizzare le sfide che ci attendono e le opportunità da cogliere per continuare a migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti e delle loro famiglie".