REDAZIONE FERRARA

’Madame Butterfly’ apre il 2025 al Comunale. Doppio appuntamento, stasera e domenica

Alle 21 di oggi, l’opera di Puccini inaugura la nuova stagione del ’Claudio Abbado’ presentandosi in una nuova veste più moderna

Alle 21 di oggi, l’opera di Puccini inaugura la nuova stagione del ’Claudio Abbado’ presentandosi in una nuova veste più moderna

Alle 21 di oggi, l’opera di Puccini inaugura la nuova stagione del ’Claudio Abbado’ presentandosi in una nuova veste più moderna

Anche se il centenario dalla morte di Giacomo Puccini, avvenuta nel 1924, è ormai alle spalle, l’eredità musicale del grande compositore lucchese continua a risplendere nel tempo. Per questo motivo, il teatro comunale ’Claudio Abbado’ ha deciso di inaugurare il nuovo anno con una delle sue opere più iconiche, la ’Madama Butterfly’. Per l’occasione, doppio appuntamento in programma: il primo questa sera alle 20 e il secondo domenica alle 16. Con un cast di altissimo livello e una scenografia che unisce tradizione e modernità, l’evento promette di emozionare il pubblico. Questa produzione, coprodotta con il teatro municipale di Piacenza - diretto dal maestro Matteo Beltrami -, porta la firma registica di Leo Nucci, celebre baritono e regista apprezzato per il suo rispetto verso le intenzioni originali degli autori.

"Abbiamo pensato a un allestimento che, pur attualizzando la lettura, rispetti la visione di Puccini, senza cedere a mode effimere", ha dichiarato Nucci. La direzione musicale è affidata a Matteo Beltrami, che guiderà l’orchestra dell’Emilia-Romagna ’Arturo Toscanini’ e il coro del teatro municipale di Piacenza, preparato da Corrado Casati. Il cast annovera interpreti di spicco: Claudia Pavone nel ruolo di Madama Butterfly/Cio-Cio-San, Angelo Villari come Pinkerton, Alessandro Luongo nei panni di Sharpless, e Irene Savignano nel ruolo di Suzuki. Si tratta di una storia senza tempo. La tragica vicenda della giovane geisha Cio-Cio-San, ambientata nella baia di Nagasaki all’inizio del Novecento, continua a commuovere il pubblico di tutto il mondo. La regia di Leo Nucci pone l’accento sull’attualità della trama, sottolineando come il Giappone non sia più un paese esotico e remoto, ma una nazione moderna che mantiene comunque forti legami con le sue radici culturali. Lo scenografo Carlo Centolavigna e il costumista Artemio Cabassi hanno collaborato per creare un’ambientazione che combina elementi simbolici della cultura giapponese, con una rappresentazione fedele del contesto storico. Le luci di Michele Cremona e i movimenti coreografici di Riccardo Buscarini completano uno spettacolo che vuole essere imponente. Prima della prima, alle 19, al Ridotto del teatro, Stefano Marchetti introdurrà l’opera in un incontro il cui ingresso è riservato ai possessori di biglietto o di abbonamento all’opera. Per info: www.teatrocomunaleferrara.it