
Mattarelli sulla tariffa dei rifiuti: "Aumenti fino al 9%, inaccettabile"
CENTO
Sono in arrivo le bollette di Clara con incrementi rilevanti di tariffe fisse e mobili: l’avevamo preannunciato ed è un ulteriore schiaffo alle già sacrificate tasche dei cittadini". A fare sentire la voce è Marco Mattarelli (foto), presidente di Libertà per Cento che torna su questo spinoso argomento. "Avranno scadenza fine giugno 2024 le bollette della tariffa rifiuti deliberata dalla seduta del consiglio comunale del 27 aprile - spiega Mattarelli – si tratta di aumenti dell’ordine del 7-9 per cento. E’ la naturale conseguenza della debolezza dell’impianto originario della società partecipata dal Comune e già da noi denunciato". Parla di continuo attacco ai cittadini centesi.
"In continuo e costante diminuzione e visto il reddito medio dichiarato basso, riteniamo denunciarlo a gran voce - prosegue - Ormai la politica, anche locale fa promesse scritte sempre più spesso nell’acqua fra vincoli di bilancio sempre più stringente, scelte spesso fatte altrove , politiche nazionali scellerate". Ritiene che anche il nuovo patto di stabilità UE già approvato dal governo nazionale avrà i suoi effetti anche sul bilancio comunale a partire dal 2025. "La bozza di decreto attuativo preparata dal Mef prevede tagli alla spending review dei comuni in base ai fondi del Pnrr, chi ha avuto più progetti finanziati dal piano subisce tagli maggiori". E torna su Clara. "La nostra proposta era semplice: uscire dalla società, liquidare quel 15 per cento e usarlo per ridurre il debito del Comune e quindi il cash flow annuale di spesa corrente, oppure investirli per le strade, il verde pubblico, la sicurezza, l’illuminazione e indire una gara per scegliere un altro gestore che faccia spendere meno ai cittadini in termini di bollette trimestrali". E poi infine: "Temo che i soliti diranno che è impossibile , complicato , vincolato o altro - conclude Mattarelli - Intanto da oltre tre decenni la politica è sempre meno autorevole, il partito dell’astensione è il più forte , la società va alla deriva".
l. g.