Ricostruisce ‘Cronache della vita di Giacomo Matteotti e Velia Titta’, tratte dal ricco epistolario dei due coniugi, il libro di Fernando Venturini dal titolo ‘Il Giaki e il Chini’ (Casa Museo Giacomo Matteotti/Cierre edizioni, 2024) che oggi alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17). L’incontro è a cura della Società Dante Alighieri. Il Comitato ferrarese della Società Dante Alighieri ritiene doveroso promuovere la conoscenza della rettitudine morale, civile e politica di Giacomo Matteotti, come pure del dramma vissuto dalla sua famiglia e dalla società civile. A tale riguardo, dunque, a complemento delle diverse iniziative organizzate e svoltesi a Ferrara durante l’anno commemorativo del centenario della morte, il sodalizio ha deciso di proporre alla cittadinanza una sorta di ‘trilogia matteottiana’, articolata nella visita di una mostra (‘Giacomo Matteotti e la libertà liberatrice’, allestita alla biblioteca Ariostea), nella presentazione pubblica di un volume (‘Il Giaki e il Chini. Cronache’) e nella visita della Casa-Museo Giacomo Matteotti e alla Tomba della famiglia Matteotti, a Fratta Polesine.
Fernando Venturini, laureato in storia del Risorgimento e diplomato in Biblioteconomia, dal 1983 al 2020 ha lavorato come consigliere parlamentare alla biblioteca della Camera dei deputati, di cui è stato vice direttore. Nel corso degli anni si è variamente occupato della figura di Giacomo Matteotti. "La grande storia d’amore tra Giacomo Matteotti e Velia Titta si rivela attraverso le centinaia di lettere che i due amanti, poi marito e moglie, si sono scambiati dal 1912 al 1924. Il centenario della morte è l’occasione per ricostruire un rapporto affettivo che fu di straordinaria importanza per Matteotti, nonostante Velia non avesse le sue passioni politiche e sia vissuta sempre lontana dagli ambienti del socialismo militante" afferma l’autore tra le pagine dell’opera.