È finito nuovamente nei guai un pregiudicato di 52enne anni arrestato dai carabinieri della stazione di Porto Garibaldi. Sull’uomo pendeva un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari per il reato di atti persecutori commessi nei confronti della ex compagna. Dallo scorso mese di maggio, a causa dei continui comportamenti vessatori e molesti del 52enne, la donna stava vivendo in una condizione di paura e ansia. Ciò l’aveva addirittura indotta a cambiare le proprie abitudini di vita. Controllo costante del telefono, controllo delle frequentazioni e delle amicizie, violente scenate di gelosia sono solo alcuni dei comportamenti verso l’ex compagna che sono stati contestati all’uomo attraverso i numerosi interventi dei carabinieri e l’indagine coordinata dalla procura. Secondo quanto emerso dagli approfondimenti degli inquirenti, il 52enne non aveva accettato la fine della relazione sentimentale con l’ex compagna, e continuava a chiamarla e a inviarle messaggi. Una vera e propria persecuzione. In un caso, inoltre, l’uomo aveva raggiunto la donna in un negozio, aveva cominciato ad offenderla e si era rivolto con toni minacciosi verso le amiche presenti e al suo datore di lavoro. L’indagato è stato così portato in carcere.
Il 52enne, tra l’altro, era già sottoposto dal 27 settembre alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione ai carabinieri, in quanto era stato arrestato dai militari di Lido degli Estensi per un altro recente episodio. Si tratta, infatti, dello stesso uomo che la scorsa settimana si era presentato sotto la casa di un pregiudicato a Lido degli Estensi e lo aveva minacciato con una mannaia, un bisturi e acido muriatico. Ed era stato il tempestivo arrivo dei carabinieri, prima della stazione di Estensi e poco dopo dei colleghi del Radiomobile e della stazione di Porto Garibaldi, a evitare che la situazione potesse in un qualche modo degenerare. I militari dell’Arma, pur con qualche difficoltà, erano riusciti a fermare ed immobilizzare il 52enne che nella successiva udienza di convalida dell’arresto, dinanzi al giudice, aveva spiegato la propria verità riguardo quel gesto, compiuto per esasperazione, ma senza la reale intenzione di fare del male al proprio rivale.
In quella circostanza, l’arresto operato dai carabinieri era stato convalidato e, come detto, era stata disposta nei confronti del 52enne la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Valerio Franzoni