FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Piano Urbanistico Generale: polemiche e prospettive per il futuro della città

Il nuovo Piano Urbanistico Generale ridisegna la città tra rigenerazione urbana e mobilità sostenibile, non senza polemiche.

L’assessore all’Urbanistica, Nicola Lodi commenta l’approvazione del Piano Urbanistico generale

L’assessore all’Urbanistica, Nicola Lodi commenta l’approvazione del Piano Urbanistico generale

Il nuovo Piano Urbanistico Generale passa al vaglio del Consiglio Comunale, non senza qualche polemica. Il Pd contesta il mancato coinvolgimento nel processo decisionale.

"Al Pd rispondo – dice l’assessore all’Urbanistica, Nicola Lodi – che non è mai arrivata una reale proposta da parte loro. Solo contrapposizione ideologica. Non mi hanno mai chiesto un appuntamento".

Arriviamo al documento. Come impatterà sulla vita dei cittadini?

"Questo è un piano che ridisegna il futuro di questa città per i prossimi cinquant’anni. Fra l’altro, a proposito di condivisione, sottolineo che nella stesura abbiamo tenuto conto dei pareri raccolti in decine di incontri con tutti gli stakeholder del territorio".

Andiamo nel concreto. Capitolo rigenerazione urbana.

"Una misura di cui vado particolarmente fiero è legata all’aver eliminato tantissimi ’buchi neri’ della città. Tanto in centro quanto nelle frazioni. Basti pensare all’area dell’ex Sfir a Pontelagoscuro. Abbandonata per anni, ora rivitalizzata da un’azienda che crea posti di lavoro e indotto".

A proposito di privati, un’altra critica che arriva dall’opposizione è proprio legata al metodo. Ossia l’aver – secondo loro – dato priorità al privato.

"Certo, si tratta di una precisa volontà politica molto chiara".

Come si sostanzia in termini pratici?

"La nostra idea, è quella di mettere al centro le frazioni. Per renderle attrattive, abbiamo immaginato delle forme di incentivazione per l’insediamento di realtà produttive. Questa scelta rifletta un’altra duplice volontà: evitare lo spopolamento del forese e collegare le frazioni al centro. Di qui la grande attenzione alle piste ciclabili registrata in questi anni".

Mobilità. Traffico e veicoli in centro sono un tema oggettivo. Come lo avete affrontato?

"Il nostro obiettivo – a lungo termine – è quello di liberare il centro storico dalle auto. Ma, al di là della propaganda, non è una cosa che accade dall’oggi al domani. Bisogna creare le condizioni. Ecco perché abbiamo pensato di realizzare dei parcheggi scambiatori in alcuni punti strategici, in corrispondenza delle principali arterie: da via Bologna a via Copparo, passando per via Modena. Per decongestionare il centro, bisogna creare infrastrutture adeguate – nel solco del Pums – a ospitare i veicoli al di fuori".

Case private. Non ritiene che la scelta di concedere l’edificabilità per un piano in più rispetto agli attuali – in altezza – possa rappresentare un problema?

"No, al contrario. Nei parametri sul consumo di suolo noi siamo abbondantemente sotto il limite. Per cui, vogliamo mantenere questo trend. Portare la possibilità di costruire palazzi fino a sette piani non rappresenterà un problema, anzi. Ci consentirà di non consumare altro suolo".

Sulle aree dell’ex Palaspecchi e Darsena che progetti avete?

"Sull’uno abbiamo già investito nel bando Pinqua, dando così una risposta all’emergenza casa. La Darsena è sotto gli occhi di tutti. Anche lì, abbiamo eliminato migliaia di metri cubi di cemento, previsti dal vecchio progetto. Non è poco".