FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Resistenza, l’ultimo dibattito. Verso lo stop alla concessione: "Non è una loro proprietà"

Botta e risposta in Consiglio comunale tra sindaco Fabbri, assessore Lodi e opposizione "Il centro trovi un altro immobile e paghi l’affitto". Zonari (La Comune): "Sono insoddisfatta".

Botta e risposta in Consiglio comunale tra sindaco Fabbri, assessore Lodi e opposizione "Il centro trovi un altro immobile e paghi l’affitto". Zonari (La Comune): "Sono insoddisfatta".

Botta e risposta in Consiglio comunale tra sindaco Fabbri, assessore Lodi e opposizione "Il centro trovi un altro immobile e paghi l’affitto". Zonari (La Comune): "Sono insoddisfatta".

Forse, la discussione in Consiglio comunale di ieri, ha messo la parola fine alla lunga epopea legata alla sede del centro sociale la Resistenza. Con ogni probabilità, si andrà verso la "revoca o la decadenza della concessione". A tornare sul tema, attraverso un question time, la capogruppo de La Comune, Anna Zonari che dopo la risposta netta del sindaco Alan Fabbri e dell’assessore alla Sicurezza, Nicola Lodi, si dichiara "pienamente insoddisfatta". Il primo cittadino, chiarisce la posizione dell’amministrazione chiedendo di "evitare battaglie ideologiche per convenienza politica". "Quello stabile – scandisce – non è stato tutelato dal concessionario. È stato mal gestito, per cui abbiamo emesso un’ordinanza per permettere l’esecuzione dei lavori". Nel metodo, Fabbri esplicita che "la nostra amministrazione ha sempre avuto lo stesso approccio nell’affidamento degli immobili: ma un’associazione che ne usufruisce per anni non significa che ne abbia la proprietà". Dunque un bene pubblico "non viene assegnato a caso. Nello stabile in questione, da parte del concessionario, non c’è stato rispetto". La replica di Zonari – alle osservazioni tecniche di Lodi – è altrettanto netta. Secondo lei, sulla destinazione d’uso di quei locali – in via della Resistenza – "da parte dell’amministrazione c’è stato ostruzionismo". Tanto più che "a fronte di tante richieste di incontro da parte dell’associazione, nessuno si è più fatto sentire". Il sindaco non ci sta. "È offensivo – replica Fabbri – che qualcuno insinui queste cose e, personalmente, difendo il lavoro di chi opera in questo Comune". Insomma, secondo il primo cittadino si tratta di "vittimismo: che io non sopporto".

Sul piano tecnico, è Lodi a chiarire la vicenda dalla prospettiva dell’amministrazione. "A seguito della prima ordinanza – spiega – avevamo chiesto che venisse presentato un progetto, serio e vidimato da un tecnico. Questo non è accaduto: è giunto agli uffici solo un progetto parziale che non soddisfa i requisiti richiesti. Pertanto, si arriverà alla decadenza o alla revoca della concessione tra Comune e Ancescao". Dunque al momento la questione sembra destinata a risolversi in questo modo. Nello stabile di proprietà comunale, probabilmente i lavori verranno svolti attingendo alle casse pubbliche e poi il locale – una volta messo in sicurezza – sarà assegnato a chi parteciperà alla gara. Comunque, riprende il primo cittadino, "il problema della sede per l’associazione non esiste: siamo in un regime di libero mercato. Nessuno vieta alla Resistenza di insediarsi in un altro immobile, pagando regolarmente un affitto".