
Nicola Spinabelli, presidente cooperativa balneari Spina ed Estensi
COMACCHIO
E’ Nicola Spinabelli, presidente della Cooperativa esercenti stabilimenti balneari in rappresentanza dei 55 bagni di Spina ed Estensi a Comacchio a tracciare un primo bilancio della stagione estiva che si sta concludendo. "Se probabilmente il numero dei turisti che visitano i lidi comacchiesi è rimasto lo stesso - afferma il presidente - dobbiamo registrare una calo della capacità di spesa che possono fare, ma credo in generale anche in tutte le attività presenti, che obbligatoriamente si riverbera nella diminuzione del fatturato delle imprese turistiche".
Gli stabilimenti balneari hanno visto aumenti delle materie prime che ovviamente si ripercuotono sui costi che i turisti devono affrontare. Una stagione che quest’anno si è ridotta a soli due mesi "visto il tempo avverso a giugno e a settembre - precisa Spinabelli - compensato parzialmente da un luglio e agosto caldi".
Certamente è cambiato il modo di soggiornare al mare, soprattutto i periodi di cavanza si sono aggiornati: "poiché prenotazioni dell’intera stagione - riprende - sono rimaste pochissime, rispetto a qualche anno fa. Tuttavia se nel week end non bastano tutti gli ombrelloni che abbiamo, con il classico sold out, nel resto della settimana la situazione non vede molti turisti". Fra le cause Spinabelli individua una fortissima presenza di immobili, che sono in gran parte seconde case, vissute solo nel fine settimana ed anche una viabilità non buona che vede la peggior espressione nelle cattive condizioni in cui versa la superstrada Ferrara Mare, sulla quale oltre al manto stradale con grandi buche.
"Quasi sempre i lavori di manutenzione cominciano - continua Nicola che gestisce lo stabilimento con la moglie Stefania ed i genitori - ad aprile per proseguire spesso fino ad agosto. Un turista che deve farsi due ore di coda per arrivare ed altrettante per tornare rischi di perderlo. Speriamo nel prossimo futuro che queste problematiche si risolvano - conclude Spinabelli - per dare le giuste risposte agli imprenditori che operano, e credono, nel futuro dei lidi Comacchiesi".
c. c.