REDAZIONE FERRARA

Tenta due rapine in 3 giorni. L’ultima con le forbici: "Dammi i soldi o ti ferisco"

Era finito in manette martedì per le minacce con un bastone in un parcheggio. Venerdì il trentenne ha fatto irruzione in un negozio per avere 50 euro.

In entrambi i casi il trentenne è stato arrestato dalla Polizia

In entrambi i casi il trentenne è stato arrestato dalla Polizia

FERRARA

Arrestato due volte in tre giorni. Sempre per tentata rapina. Prima ai danni di una donna, nel percheggio dell’ospedale di Cona e nel tardo pomeriggio di venerdì in città, all’interno di un parrucchiere. Lui, un nordafricano di trent’anni, quando venerdì alle 18 circa si è presentato dentro l’esercizio commerciale, era tornato in libertà da qualche ore. La mattina, infatti, intorno a mezzogiorno era ancora nel palazzo di giustizia, in manette, che aspettava la decisione del gip Danilo Russo sulla convalida del primo arresto, quello di martedì. Arresto poi convalidato, scarcerazione e misura cautelare del divieto di dimora a Ferrara e provincia. Ampiamente disatteso. Una volta tornato in libertà, infatti, sono trascorse tre o quattro ore al massimo, prima che decidesse di colpire ancora: entrato nel negozio per capelli, ha afferrato un paio di forbici e ha minacciato il titolare, chiedendo cinquanta euro, altrimenti lo avrebbe ferito. Non essendo stato esaudito, è uscito dal negozio, ha rovesciato un cassonetto dei rifiuti e ha afferrato una bottiglia di vetro, spaccandola e minacciando con i cocci i clienti dell’esercizio commerciale, in cerca sempre di soldi. Nel frattempo sono intervenuti i poliziotti che, lo hanno riconosciuto, per averlo lasciato poco prima e arrestato di nuovo per tentata rapina aggravata.

Il precedente. Martedì, invece, per ottenere cento euro aveva utilizzato il ramo di un albero per minacciare una donna che stava transitando nel parcheggio dell’ospedale di Cona, chiedendole cento euro, altrimenti l’avrebbe piacchiata. Lui gli si è parato davanti per fermarla e quando ha capito che lei non gli avrebbe dato nulla tentando di ripartire, lui ha danneggiato l’auto con il bastone, spaccando il lunotto. Anche in questo caso erano interventi gli uomini delle Volanti della questura. Era scattato l’arresto. Venerdì poi l’udienza di convalida, la spiegazione della sua versione al giudice e la rimessa in libertà. Che è durata poche ore.

Cristina Rufini