
Il successore di Bonaccini al 48,77%, la principale sfidante si ferma al 48,25%. Il successo del Pd, la destra fa il pieno nel Delta. Testa a testa a Copparo.
Per un pugno di voti. Alla coalizione che unisce Pd, M5S, Avs, Emilia-Romagna Futura e la civica del neo governatore, bastanto 614 preferenze per piazzare il sindaco di Ravenna Michele de Pascale davanti alla principale sfidante, Elena Ugolini (supportata da Fd’I, Lega, Forza Italia e da una propria civica). Nel complesso, dalle terre degli Este arrivano 58.147 voti nel forziere del nuovo presidente della Regione (il 48,77% del totale), mentre Ugolini ne mette insieme 57.533 (48,25%). Gli altri due candidati, Federico Serra (Pace, ambiente lavoro) e Luca Teodori (Lealtà, coerenza, verità) raggiungono il primo l’1,43% e il secondo l’1.55%. Da un’occhiata veloce ai voti delle singole liste, il Pd si conferma il primo partito in provincia. I dem si attestano infatti al 36,77%, superando sia il 27,85% delle regionali 2020 che il 30,16% delle europee di quest’anno. I Fratelli d’Italia giocano invece la parte del leone a destra con un 27,59%, dato in flessione rispetto al boom del 34% delle europee di giugno. Magro bottino per Lega e grillini, al 3,40% e al 7,81%.
Il voto in provincia. Partendo dall’Alto Ferrarese e dal Comune più popoloso, Cento, troviamo un dato che incorona ampiamente Ugolini. Nella città del Guercino la candidata del centrodestra porta a casa il 54,91%, mentre de Pascale si ferma al 42,46%. Anche a Bondeno, Comune saldamente leghista, la candidata del centrodestra vince sul velluto, con il 52,85% contro il 45,19 del principale sfidante. Nessun problema a destra nemmeno a Terre del Reno, dove la candidata sconfitta si attesta al 55% scavalcando l’avversario di 14 punti. A Poggio Renatico, invece, è de Pascale a superare di un punto il 50% delle preferenze lasciando Ugolini a 46,45%, mentre a Vigarano è un testa a testa con il neo presidente della Regione che la spunta per qualche ‘zerovirgola’ (48,28-48,10). Spostandosi verso il mare, a Masi Torello non c’è partita con Ugolini al 62,33% e de Pascale con un (relativamente) magro 34,30%. Anche la vicina Voghiera è di Ugolini, che batte l’avversario con un 54 a 42%. A Portomaggiore la prof supera il 51% staccando il governatore di circa sei punti, mentre a Ostellato, feudo dell’assessore uscente e fresco di rielezione Paolo Calvano, il centrosinistra la spunta per un soffio con il 47,88% di de Pascale contro il 46,77% di Ugolini. L’ultima roccaforte del Pd, Argenta, incorona senza problemi il ‘delfino’ di Stefano Bonaccini servendogli un 54.27% di preferenze (con i dem sopra il 44%), contro il 43% circa della principale sfidante. Anche Tresignana incorona il romagnolo con il 50,11% (Ugolini si ferma al 46,81%) e lo stesso fa Jolanda (48,53% a de Pascale e 46,23% a Ugolini). Riva del Po è del centrodestra, con la candidata che sfora il 54% e il neo presidente bloccato al 42%. Copparo tradisce per un’incollatura la sua amministrazione di centrodestra, facendo vincere de Pascale con il 48,39% sui 48,24% di Ugolini. Spostandosi verso il Delta del Po, il dato più netto arriva da Goro, dove la candidata di centrodestra travolge il neo presidente guardando un esile 19% dall’alto del suo 79,77%. La professoressa si prende anche Codigoro (56.09 a 39,71%), Lagosanto (55,81 a 40,93%), Mesola (60,94 a 37,23%) e Comacchio (56,34 a 40,67%) mentre non sfonda a Fiscaglia, dove de Pascale supera di pochissimo il 51% dei voti, lasciandola a quota 44,76%.