
Valter Zago propone una riserva d'acqua dolce nella Valle del Mezzano per sostenere agricoltura e acquacoltura durante i periodi siccitosi.
COMACCHIOLa Valle del Mezzano può ospitare "una giusta riserva di acqua dolce" che possa essere messa a disposizione di agricoltura (e anche acquacoltura) nei momenti più siccitosi. La proposta giunge da Valter Zago (foto), coordinatore del Circolo Delta di Sinistra Italiana, nel porre in evidenza le peculiarità dell’area. Grazie al Parco del Delta del Po e ad Asoer si sono potuti ammirare splendidi stormi in volo di gru e oche selvatiche, che sempre più numerose frequentano da alcuni anni il Mezzano, l’ultima e più vasta valle da pesca di Comacchio ad essere bonificata. Nonostante il suo prosciugamento e l’attuale utilizzo agricolo, essa mantiene un elevato tasso di biodiversità. E, sicuramente oltre a ciò, la sua grande estensione di oltre 18mila ettari e il suo primato di area meno popolata d’Italia la pongono tra le "Zone di Protezione Speciale" di "Rete Natura 2000" più importanti d’Europa. "Su questa incontestabile qualità conviene ora fare leva per porre rimedio al fallimentare disegno del secolo scorso di trasformare in agricoltori un popolo di pescatori, barcaioli e salinari di lunga storia – afferma Zago -. Come l’attuale assetto proprietario del Mezzano, in cui trova largo spazio ora il latifondo, certifica senza ombra di dubbio. Innanzitutto, oggi, il Mezzano va posto pure al servizio del contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici in atto. Iniziando a porre un necessario e valido argine alla progressiva ingressione del cuneo salino che sta interessando negativamente il substrato del versante sud-orientale del Mezzano stesso, confinante con le residue Valli di Comacchio". Ed ecco, la sua proposta per la Valle del Mezzano: "È qui che va individuata al meglio dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara un’area adeguatamente vasta da dedicare a tale missione. E in cui convogliare e conservare una consistente parte delle acque dolci potenzialmente alluvionali durante i periodi eccessivamente piovosi. Da porre poi al servizio dell’agricoltura – e perché no dell’acquacoltura? – nei momenti siccitosi purtroppo sempre più prolungati. Al Parco del Delta del Po l’onore di promuovere, d’intesa con la Regione e il suddetto Consorzio di bonifica, l’opportuno convegno scientifico".
v.f.