CENTO
In un mondo divorato dalla tecnologia e che sta perdendo l’artigianato e il saper fare con le mani, il Lions di Cento si è unito alla Scuola di artigianato artistico per un importante service che riporti la manualità ai giovani, e che non faccia perdere questo gande patrimonio che rappresenta anche le radici e la tradizione del territorio. In una conviviale al Teatro Borselli dell’Asilo Giordani di Cento, le due realtà hanno infatti illustrato questo progetto rivolto agli studenti. "La Scuola di artigianato è, di questo tipo, quella più grande d’Italia e d’Europa, che purtroppo in pochi conoscono ma che ha grandi potenzialità non misurabili– dice il presidente Lions Franco Zuffi – a inizio anno abbiamo cercato il canale che ci potesse portare a toccare più ragazzi possibili e parlando con la Scuola abbiamo trovato questo progetto per entrare negli istituti scolastici con una capillarità elevata tra gli studenti. Quando abbiamo incontrato la presidente della Scuola ci siamo detti di lasciare un seme dentro ad ogni ragazzo: uno dei punti a cui tengo maggiormente è cercare di staccare i giovani dall’uso assiduo della tecnologia e aiutarli a riprendere quello che era la manualità e la creatività e la socializzazione. Speriamo infatti che oltre l’esperienza del corso che faranno, intraprendano anche rapporti umani e non più virtuali. Questo è un service per noi molto importante, di circa 3500 euro con obiettivi comuni che raggiungeremo insieme".
Ed è la presidente della Scuola di Artigianato a spiegare nel dettaglio. "L’Ente è nato nel’78 per salvaguardare l’artigianato della zona e oggi contiamo 21 corsi cercando anche di raggiungere obiettivi come l’aggregazione e l’avviamento al lavoro-ha·detto Barbara Bonora-ringrazio il Lions per questo service che ci permette di raggiungere circa 370 bambini, cioè 14 classi tra primarie e secondarie dell’IC Pascoli con le quali abbiamo già parlato. Verrà fatto un primo incontro illustrativo con i giovani studenti facendogli vedere i corsi adatti a loro come quello sul fumetto o la pittura su tessuto, sceglieranno il corso e poi avranno due lezioni per realizzare il loro progetto e portarlo a casa". Un progetto che vedrà i-giovani studenti cimentarsi in corsi adatti a loro. "La tecnologia gli sta facendo-perdere manualità e creatività –prosegue Bonora-siamo molto preoccupati-della situazione attuale perché abbiamo visto che già alla primaria i bambini faticano a saper tenere la matita in mano a causa della digitalizzazione. C’è tanto bisogno di allenare il movimento della mano".
Laura Guerra