REDAZIONE FERRARA

Vissi d’arte. Un omaggio alla ‘Divina’

Al Comunale l’evento dedicato al mito di Maria Callas. Il ricavato del concerto andrà in beneficenza all’Ado .

Una serata per omaggiare la Divina. Alle 20 di stasera, al teatro Comunale, andrà in scena – come anteprima della stagione di Opera&Danza – lo spettacolo ‘Vissi d’Arte. Vissi per Maria’ di Ensemble Musica Civica. Nel centenario della sua nascita, quello che approderà sul palco dell’Abbado tra poche ore è uno spettacolo incentrato sulla vita e sulla personalità umana e artistica del soprano più grande di tutti i tempi, Maria Callas. Attraverso una sofisticata tecnica d’ingegneria acustica e di estrapolazione della voce, lo spettacolo consente di ascoltare la voce del soprano mentre il trio suona dal vivo in perfetta sincronia.

Un esperimento unico di isolamento della voce per far rivivere le emozioni di un timbro indimenticabile, di un virtuosismo canoro mai visto prima. Mentre il soprano si esibirà, in scena ci sarà Bruno, il suo maggiordomo, interpretato da Giampiero Mancini, che svelerà i segreti, gli amori e il dietro le quinte del soprano. Ecco le arie eseguite che verranno eseguite nel corso dell’esibizione: ‘Vissi d’Arte’ di Giacomo Puccini, ‘Un bel dì vedremo’, ancora Puccini, ‘La mamma morta’ di Umberto Giordano, ‘Casta Diva’ di Vincenzo Bellini, ‘Ave Maria’ di Giuseppe Verdi. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’associazione Ado e il ricavato della serata sarà interamente devoluto all’associazione benefica.

Dotata di una voce dal timbro non omogeneo e di grande volume, Maria Callas sviluppò un magistrale controllo della stessa, una notevole estensione ed agilità anche grazie alla formazione belcantistica ricevuta dal soprano Elvira de Hidalgo. Unito alla grande musicalità e natura drammatica, il bagaglio tecnico maturato dall’artista la rese artefice della riscoperta del repertorio italiano della prima metà dell’Ottocento insieme ai direttori Tullio Serafin, Antonino Votto e Nicola Rescigno, in particolare di Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti. Il successo artistico e la successiva esposizione mediatica dovuta alle frequentazioni sociali extra-teatrali hanno costruito un mito attorno a Callas, attribuendole l’appellativo di Divina. Maria Callas ebbe il merito di sgombrare il campo da una concezione dell’opera pigra e stagnante che si trascinava da decenni. Le sue performance hanno infatti portato in scena nuovi valori che nella vocalità in quanto tale trovavano una sola delle tante componenti. Una concezione ‘globale’ dell’interpretazione operistica che ha fatto di lei una vera e propria leggenda del mondo del belcanto.