Carife, Fondo indennizzi nel decreto

Il decreto Milleproroghe conferma il mantenimento del Fir. Cappellari: "Una buona notizia, la politica si attivi”

Il presidente del movimento ’Amici della Carife’, Marco Cappellari durante un’iniziativa (Businesspress)

Il presidente del movimento ’Amici della Carife’, Marco Cappellari durante un’iniziativa (Businesspress)

Ferrara, 2 gennaio 2023 – Un barlume di speranza per i risparmiatori della Carife e delle altre banche azzerate. "L’attività del Fir dovrebbe continuare fino al giugno prossimo". Non nasconde la sua soddisfazione Marco Cappellari, volto di spicco degli ’Amici della Carife’ che mette in sequenza i tasselli di una storia che, fino a poco fa, pareva dovesse avere un triste epilogo.

Infatti, stando alle ultime disposizioni legislative, l’attività del Fondo Indennizzo Risparmiatori (Fir) avrebbe dovuto cessare con la fine dell’anno appena concluso. Ma, grazie a una serie di sforzi e di appelli che sono stati sollevati da più parti, la storia potrebbe avere un filare diverso. Anche perché, ciò che conta, è che ci sono ancora molte risorse accantonate nel fondo destinato ai ristori dei risparmiatori azzerati che devono essere erogate.

Peraltro, proprio su questo punto, nelle scorse settimane era intervenuto anche il parlamentare della Lega, Davide Bergamini, fornendo rassicurazioni circa il prolungamento dell’attività del Fir. Ora, come sostiene Cappellari, dovremmo esserci.

"Ci sono ancora oltre quattromila risparmiatori in attesa degli indennizzi – così l’esponente degli Amici della Carife – e, tra questi, molti sono azzerati della banca ferrarese. Con la deadline al 31 dicembre scorso pareva che i giochi fossero già definiti, invece questo impegno a prorogare l’attività del Fir accende un faro di speranza per chi, da anni, attende invano risposte che ancora non sono mai arrivate".

Tecnicamente si tratta di un "emendamento inserito nel decreto Milleproroghe".

L’emendamento sarebbe funzionare a far proseguire il lavoro del fondo e arrivare così, a giugno, a redistribuire tutte le risorse residue. A proposito di questo, Cappellari pone l’accento sull ’entità della cifra.

“Si tratta di redistribuire agli azzerati – prosegue – qualcosa come mezzo miliardo di euro. Una cifra tutt’altro che modica, e che deve essere destinata nel modo più assoluto a ristorare gli azzerati dei sei istituti di credito". I giochi, comunque, non sono ancora fatti. Tant’è che il portavoce degli ’Amici di Carife’ lancia un appello accorato alla politica. "Mi aspetto – chiosa Cappellari – che la politica si impegni a mantenere questo intendimento e che vengano sanate tutte le posizioni che ancora rimangono aperte. Ci sono migliaia di persone che attendono una risposta. Ora, è il momento che quella risposta arrivi". Lo spauracchio era che il mezzo miliardo destinato agli indennizzi, con la scadenza al dicembre scorso, venisse destinato ad altre funzioni. Anche su questo, però, pare che l’emendamento apre la strada alla speranza.