"Fino a sette grandinate, il danno e la beffa"

Taglio del contributo sulle polizze, salasso di decine di migliaia di euro per gli agricoltori. "Così le aziende non si assicureranno più"

Massimo Piva, vicepresidente di Cia

Massimo Piva, vicepresidente di Cia

Ferrara, 27 novembre 2023 – “Molte aziende agricole hanno subito fino a sette grandinate in poche settimane. Per non parlare delle gelate e degli allagamenti causati dalla pioggia. E adesso, al posto di ricevere aiuti, ci arriva questa tegola sulla testa", Massimo Piva, vicepresidente di Cia-Agricoltori Ferrara, i terreni nella zona tra Jolanda di Savoia e Copparo scuote la testa.

Non riesce a credere che il governo, con tanto di decreto, abbia abbassato la percentuale del contributo per la stipula delle polizze agevolate.

"Così si tolgono – riprende – garanzie e reddito alle aziende agricole. L’effetto sarà uno soltanto, le aziende agricole non si assicureranno perché non potranno più permettersi di sostenere i costi".

La norma porta l’aliquota agevolata per le assicurazioni agricole dal 70% al 40%. Una doccia fredda, l’ennesima, per le campagne e per chi ancora resiste. Una doccia fredda che ha suscitato forti reazioni in tutte le associazioni di categoria del mondo dell’agricoltura.

Danilo Tamisari, presidente della sezione frutticola di Confagricoltura, si dice fortemente preoccupato in vista del taglio dei sostegni per le assicurazioni.

"La riduzione dal 70 al 40% dei contributi per stipulare polizze assicurative agevolate contro le avversità atmosferiche – il suo atto d’accusa – metterebbe in grande difficoltà le nostre aziende e di riflesso anche i Condifesa, che anticipano i pagamenti delle polizze. Un esempio lo abbiamo guardando all’annata 2022, in cui è stata autorizzata l’erogazione solo del 40% della spesa sostenuta. Molti agricoltori non sono in grado di sostenere questo sovraccarico, che nella maggior parte dei casi ammonta a decine di migliaia di euro. Tra l’altro un intervento così impattante e improvviso (annate 2022 e 2023) su coperture assicurative già da tempo stipulate è inaccettabile. Voglio ricordare che quello agricolo è un settore in grande difficoltà, sempre più in balia dei cambiamenti climatici che non di rado portano a perdite del 100% del raccolto. Tra le imprese le più colpite quelle che producono frutta, negli ultimi anni spesso in perdita per via delle calamità e dei prezzi irrisori riconosciuti all’agricoltore".

Arrivano le prime risposte della politica. "Molti agricoltori sono preoccupati per la riduzione del contributo sulle polizze assicurative contro gli eventi atmosferici. Siamo al lavoro con il ministero dell’Agricoltura per identificare risorse per far fronte alle annualità 2022/2023", interviene il deputato della Lega Davide Bergamini, capogruppo in commissione agricoltura.