MARIO BOVENZI
Cronaca

Grandinata, sos a scuola: "Devastati i pannelli solari per riscaldare le aule . Adesso bolletta alle stelle"

Plesso dell’infanzia Maria Bambina di San Bartolomeo ancora alle prese con i danni. Da Fism 3mila euro per comprare i giochi dei bambini, anche quelli crivellati dai chicchi.

Grandinata, sos a scuola: "Devastati i pannelli solari per riscaldare le aule . Adesso bolletta alle stelle"

Grandinata, sos a scuola: "Devastati i pannelli solari per riscaldare le aule . Adesso bolletta alle stelle"

I pannelli solari distrutti, gli infissi divelti, i tetti crivellati da chicchi di grandine come palle da tennis, i vetri in frantumi. Uno scenario che ci porta ad un paese in guerra. E’ successo qui, era il 22 luglio del 2023. E’ successo nella scuola dell’infanzia Maria Bambina a San Bartolomeo in Bosco, frazione di Ferrara, l’epicentro della grandinata che in una manciata di minuti ha lasciato auto accartocciate e disperazione oltre i vetri delle case. Nella lista, lunga come quella della spesa di una massaia che non conosce crisi, le inferriate, le grondaie, i motori dei condizionatori, i giochi. "Tutto è stato distrutto", dice Giacomo Orlandi, amministratore delegato della cooperativa ‘Le dita’ che gestisce la scuola parrocchiale. Dal cielo non piove solo grandine. Attraverso Fism Ferrara la scuola ha ricevuto un contributo di 3mila euro arrivato dalla Federazione Italiana Scuole Materne della regione. I fondi raccolti per la campagna #asciughiAMO che Fism aveva promosso per le scuole dopo il diluvio di maggio.

Una buona notizia, finalmente

"Sì, quei soldi verranno usati per sistemare il cortile, i giochi dei bambini", spiega Orlandi.

Il 22 luglio 2023, cosa è successo?

"La fine del mondo, non è rimasto più niente. Ancora adesso siamo alle prese con i danni, si parla di più di 200mila euro. Una bella cifra. Una parte, come il tetto, saranno a carico della Curia che si è già attivata"

I pannelli solari?

"Non ci sono più. Ne avevamo una cinquantina, se ne sono salvati pochi"

Un problema

"Un grande problema. Con i pannelli solari riuscivamo a disporre dell’energia elettrica necessaria alla scuola. Energia elettrica che usavamo anche per il riscaldamento"

E adesso?

"Adesso stiamo cercando di tenere al minimo, altrimenti rischiamo arrivi tra capo e collo una bolletta da capogiro. Prima la spesa era di 200 euro, rischiamo di salire a 2mila. In questi giorni ancora riusciamo ad andare avanti, ma se la temperatura scende non possiamo certo tenere al minimo. I bambini devono stare al caldo"

I genitori che dicono?

"C’è stata una grande gara di solidarietà fin dalle prime ore della bufera. Noi ci siamo subito rimboccati le maniche e la scuola è ripartita dopo 72 ore. Avevamo un campo estivo, siamo riusciti a far proseguire le attività. Certo non è stato bello. I giochi, il cortile erano devastati. In piena estate i piccoli sono dovuti restare all’interno della struttura"

I giochi?

"Alcuni li abbiamo dovuti buttare via, qui davanti c’era una montagna che Hera è venuta a raccogliere. Siamo riusciti a ripararne alcuni, poca roba. Li abbiamo dovuti ricomprare, con questi soldi ne prenderemo altri. I bambini ne hanno diritto, devono trascorrere le ore in un ambiente accogliente"

Avete inaugurato anche un nido

"Sì, non è cosa da poco. Riuscire in questi tempi ad aprire un nido in una frazione. Dobbiamo ringraziare anche il Comune, ci è stato subito vicino".