Teleriscaldamento, sos da condomini e hotel "Bollette triplicate: così non è sostenibile"

Ferrara, lo sfogo degli albergatori Ludergnani e Scolamacchia: "Hera, scelte che penalizzano le imprese". Salasso per gli abitanti del palazzo ’Quartiere’

Ferrara, 22 gennaio 2023 – “Se lo scorso anno la bolletta del Teleriscaldamento era di poco più di quattromila euro, quest’anno sfiora i diecimila. Così non è sostenibile".

Matteo Ludergnani, imprenditore di lungo corso e titolare dell’hotel Carlton ha posato il tagliacarte sulla scrivania. Dentro la busta ha trovato la fattura del teleriscaldamento. Il mittente è Hera: 9.800 euro (+ iva). Solo per il mese di dicembre. È incredulo.

Ma non solo per la cifra in se, ma per la "scarsa lungimiranza che sta dimostrando la multiutility". "La geotermia – osserva – è una risorsa del nostro territorio. Non è concepibile, a mio giudizio, che l’acqua calda abbia subito rincari addirittura superiori rispetto a quelli registrati sui prezzi di mercato di gas e metano".

E qui nasce il problema. Se è vero che l’obiettivo nel lungo termine è quello di allacciare sempre più utenti alla rete geotermica, "con questi prezzi fuori controllo, certamente non si incentivano le persone a fare questo tipo di scelta per le forniture energetiche".

Dunque la fantomatica transizione ecologica di cui tanto si parla – perché la geotermia è una rinnovabile – non è sostenibili. Anzi, nel caso di Ludergnani, come in tanti altri, "costringe gli imprenditori a gravare sui propri clienti".

Fermo rimanendo che i prezzi delle camere nono possono essere aumentati a dismisura. Al contrario, osserva il titolare del Carlton, "se Hera volesse davvero essere accattivante per potenziali nuovi clienti, dal momento che ha il monopolio della gestione del Telerisc aldamento, potrebbe fare prezzi competitivi ed essere molto più appetibile anche per il mondo produttivo".

A proposito di mondo produttivo, il presidente di Confesercenti Nicola Scolamacchia non solo sottoscrive appieno le parole del collega albergatore, ma rincara la dose. "L’accordo stipulato tra il Comune e la multiutility nell’ottobre scorso – scandisce – si è rivelato, come avevamo previsto, assolutamente insufficiente a calmierare dei prezzi che ormai hanno raggiunto livelli fuori controlli".

Sì, anche perché "le bollette di novembre e di dicembre, continuano a crescere dal punto di vista dell’importo". Per cui, a ben guardare, "è difficile quantificare il reale beneficio di questo che questo accordo ha portato".

Gli operatori, nonostante le mazzate, non si sono persi d’animo. "Abbiamo chiesto a Hera un incontro – prosegue Scolamacchia – e speriamo che questa volta si riesca a ottenere qualcosa di più soddisfacente".

Anche perchè, se dicembre ha avuto temperature tutto sommato miti (e un buon livello di occupazione delle strutture alberghiere), a gennaio la colonnina di mercurio è scesa. Ed è calma piatta sul versante turistico. "Tenere aperti gli alberghi in queste condizioni – chiude Scolamacchia – è del tutto insensato. Inorridisco al pensiero di che cifra potrà arrivare da pagare di utenze geotermiche per le forniture di questo mese". Lo scopriremo tra non molto.

Ovviamente, se le imprese piangono le famiglie non ridono. Il caso del condominio ’Il Quartiere’ è abbastanza emblematico. Già il Carlino aveva scritto del salasso che era arrivato alle famiglie, nell’agosto scorso. Ora siamo punto e a capo, nonostante la solerzia degli amministratori condominiali. La prossima riunione del condominio è fissata per sabato 4 febbraio, ma tra gli inquilini già serpeggia il malumore.

L’ondata dei rincari è tornata a presentare il conto. "La stima – ci dice uno di loro – di un rincaro a famiglia, legato al teleriscaldamento, tra i 150 e i duecento euro a nucleo". Il programma prevede anche la nomina dei nuovi amministratori di condominio, ma senz’altro si porrà anche il tema della morosità. D’altra parte, con queste cifre, forse ci sarebbe da meravigliarsi del contrario.