Mora ai saluti, la Spal chiude un altro capitolo

Alla scadenza del contratto manca ancora un mese, ma la sua avventura in biancazzurro di fatto è finita. Ed è un addio che lascia il segno

Migration

Alla scadenza del contratto manca ancora un mese, ma l’avventura di Luca Mora in biancazzurro di fatto è già finita. Per i tifosi della Spal, il filosofo non è un giocatore qualunque, ma un vero e proprio simbolo dai tempi della cavalcata della squadra di Semplici dalla Lega Pro alla serie A, dove ha giocato indossando la fascia da capitano. A gennaio 2018, capendo che a Ferrara per lui non c’era più spazio, ha preferito ripartire dalla cadetteria con lo Spezia, conquistando dopo qualche stagione un’altra promozione nel massimo campionato. Ma Mora è sempre rimasto legato a doppio filo al club di via Copparo e alla nostra città, e quando nel gennaio 2021 si è presentata l’occasione di tornare non se l’è lasciata sfuggire. Ha ritrovato una Spal completamente diversa da quella che aveva lasciato, e pur non potendo più garantire il contributo degli anni d’oro, ha sempre rappresentato comunque un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. In un contesto molto complicato e con l’entusiasmo della piazza che era ormai sceso sotto il livello di guardia, Mora ha continuato ad incarnare lo spirito della vecchia Spal. Lottando come un leone ogni volta che i vari allenatori lo hanno gettato nella mischia. E non può essere un caso che fosse in campo nei minuti finali della gara di Brescia e poi titolare contro Frosinone e Benevento, in occasione delle partite-salvezza e delle uniche due vittorie consecutive dell’intero campionato. Risultando peraltro tra i migliori in campo in assoluto.

Era chiaro quindi che la sua conferma fosse quantomeno in bilico, ma tra i tifosi c’era la speranza di rivederlo nuovamente nel gruppo. Invece, la società biancazzurra ha deciso diversamente. Mora quindi se andrà in punta di piedi, e questo succederà per la seconda volta. Con la speranza di trovare una piazza altrettanto stimolante nella quale trascorrere gli ultimi anni della sua carriera. La Spal ha altri due giocatori in scadenza di contratto, per i quali però non è stata ancora presa una decisione definitiva. Si tratta di Alberto Pomini e Giuseppe Rossi, i due giocatori con l’età più alta tra quelli che sono a disposizione di mister Venturato. Pomini ha addirittura 41 anni, ma risulta essere in trattativa per un altro anno di contratto. Il direttore tecnico Lupo lo conosce da tempi non sospetti e apprezza la sua professionalità: farebbe nuovamente il terzo portiere, alle spalle di Thiam e Alfonso. La situazione di Pepito è diversa, essendo strettamente connessa alle sue condizioni fisiche e al desiderio di continuare o meno la carriera professionistica. C’è da scommettere che il presidente Tacopina proverà a convincerlo a restare in biancazzurro, ma è evidente che la Spal non possa permettersi di dipendere da un campione che purtroppo continua ad essere falcidiato dagli infortuni.

Stefano Manfredini