Rabbi, che emozione: "Spal, devi giocare così"

Per l’ex Bologna la prima rete in serie cadetta: "Nella ripresa si è vista la squadra che ha battuto il Cagliari. Ma questo atteggiamento va mantenuto"

Migration

Simone Rabbi è arrivato a Ferrara a fari spenti, addirittura a parametro zero dopo aver disputato un campionato di serie C nel Piacenza e non aver rinnovato il contratto col Bologna. Lo conoscevano soltanto gli addetti ai lavori, e non era nemmeno chiaro quale fosse la sua collocazione tattica ideale.

Da attaccante tuttofare, mister Venturato lo sta trasformando in un trequartista atipico in grado di spaccare letteralmente le partite. Dopo l’infortunio di Maistro, era tra i candidati a partire dal primo minuto, ma evidentemente per questioni di equilibrio l’allenatore ha preferito affidarsi ad un giocatore con caratteristiche diverse come Tunjov. Sul 2-0, quando la Spal non aveva più nulla da perdere, lo staff tecnico ha quindi deciso di gettarlo nella mischia.

Ottenendo esattamente l’effetto sperato. La punta cresciuta nel Bologna infatti ha dato immediatamente vivacità all’attacco spallino, firmando poi il suo primo gol in cadetteria. Una rete pesantissima, che ha regalato alla squadra di Venturato un punto e tanta consapevolezza nei propri mezzi.

"L’emozione per il mio primo gol in serie B è tanta – ammette l’attaccante classe 2001 –, ma soprattutto sono felice di essere riuscito a dato una mano ai miei compagni in un momento particolarmente difficile. Dovevamo acciuffare il pareggio, e sono molto contento di aver dato il mio contributo.

Anche nel primo tempo la squadra aveva giocato bene, creando tante occasioni. Sapevamo che il Bari è fortissimo nelle ripartenze e che in queste situazioni poteva crearci delle difficoltà, e così è stato. Nella ripresa poi abbiamo giocato col cuore, esattamente come accaduto col Cagliari: dobbiamo metterci in testa che giocare con questo atteggiamento per 90 minuti ci porterà a grandi risultati.

Il San Nicola? I 18mila spettatori non ci hanno certo intimorito, anzi abbiamo la fortuna di fare uno dei mestieri più belli al mondo e cornici come questa ci devono dare una carica ulteriore. Tornando al match, da un lato siamo felici per la reazione per ci ha permesso di pareggiare i conti, dall’altro però c’è un pizzico di rammarico perché giocando in un certo modo avremmo potuto fare bottino pieno. Dobbiamo portarci dentro questa rabbia e gettarla in campo la prossima partita, assieme a quanto di buono fatto finora.

Abbiamo una squadra con grandi qualità, che possiede cuore e spirito di gruppo: possiamo andare lontano, ma adesso è necessario mantenere i piedi per terra e procedere un passo alla volta".

Stefano Manfredini