Saric, ex spallino a metà

Fino al 2012 era nelle giovanili, poi l’addio dopo il fallimento della gestione Butelli

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Fino all’estate 2012, Dario Saric giocava nel vivaio della Spal. Come è noto, il fallimento della società presieduta da Butelli fece danni irreparabili anche a livello giovanile, e a 15 anni il centrocampista nato a Cento da una famiglia bosniaca se ne andò al Cesena. Rimase in Romagna soltanto un anno, per poi trasferirsi e mettere radici a Carpi dove è diventato a tutti gli effetti un calciatore professionista.

La società biancorossa lo ha mandato a farsi le ossa nella Virtus Castelfranco in D e al Siena in C, gettandolo poi nella mischia con continuità in cadetteria a soli 20 anni.

La scorsa estate il Carpi però ha ceduto il suo cartellino all’Ascoli, e adesso è diventato un punto fermo del centrocampo di mister Sottil con 30 presenze e un gol in campionato. Realizzato proprio sabato scorso in casa col Monza grandi firme: "Siamo concentrati sull’obiettivo salvezza – spiega Saric –.

La vittoria sul Monza ci ha dato nuova linfa e slancio, e aver segnato la mia prima rete con questa maglia ha reso il tutto ancora più bello.

Mi spiace solo non aver potuto festeggiare con i tifosi sugli spalti, perché penso proprio che sarebbe stato indimenticabile: ci fosse stata la curva piena, credo che sarebbe venuta giù.

Il mio futuro? Ho un contratto fino al 2023 con l’Ascoli, so di giocarmi tanto e per questo spero di raggiungere l’obiettivo di squadra, in maniera tale da mantenere la categoria".

La storia di Saric – che venerdì affronterà la Spal al Mazza indossando i panni di ex di turno, sebbene a Ferrara non abbia mai giocato in prima squadra – è molto particolare.

La sua famiglia scappò dalla Bosnia (era originaria di Sarajevo), colpita duramente dalla guerra dei primi anni Novanta: suo padre rimase gravemente ferito, e raggiunse il nostro territorio per curarsi.

Per questo Dario è nato nel nostro Paese, a Cento. Anche se in realtà è a tutti gli effetti cresciuto a Bondeno, dove vive la sua famiglia. Alla quale è legatissimo, tanto da definire il papà il suo eroe. A proposito, Saric ha indossato diverse volte la maglia della Nazionale della Bosnia, anche se al momento solo nell’under 17 e under 19.

s.m.