Serata amara a Masi per Zagatti e Obaid

Boxe: sconfitte ai punti per i due pugili di Duran opposti a Kaba e De Rosa. Strappa applausi invece Licata, il superwelter allenato da Roberto Croce

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Venerdì sera a Masi Torello, foltissimo pubblico sugli spalti come forse non si era mai visto. Massimiliano Duran, che per la sua Accademia e la Pugilistica Padana ha organizzato l’evento incentrato sul vacante titolo Wbc dei superleggeri del Mediterraneo Arblin Kaba-Daniele Zagatti e sulla semifinale del Torneo delle Cinture Fpi dei supergallo Francesco De Rosa-Ahmed Obaid, é stato di certo contento per i risultati organizzativi ma non per quelli agonistici, perché entrambi i suoi atleti sono stati sconfitti ai punti. Per quanto riguarda il combattimento tra Kaba e Zagatti, come ci s’attendeva é stato accesissimo, emozionante, talvolta scorretto. Ad un Kaba convinto di ripetere la vittoria dello scorso novembre per la cintura tricolore, si é opposto un Daniele Zagatti agguerrito. Kaba é partito forte ma il ferrarese, molto chiuso e ricorrendo spesso al jab sinistro, non ha ceduto di un passo. Però al termine del quarto round la lettura dei cartellini, secondo il regolamento Wbc, e una prima doccia fredda, perché a fronte di un match sul filo del rasoio due giudici assegnavano 2 punti a Kaba e il terzo addirittura 3.

Zagatti (Foto Leonardi), uscito dal primo round con una ferita all’occhio destro, ha cercato imprimere maggiore forza ai propri colpi, commettendo però l’errore di perdere la misura favorendo l’esperienza di Kaba. Al termine dell’ottavo round, nuova lettura dei cartellini con due giudici che assegnavano a Kaba tre punti di vantaggio e il terzo invece la parità. Al suono dell’ultimo gong il giudice Cavalleri vedeva Kaba vincitore per 97-93, mentre Silvi e Di Mario per 96-94.

Vivaci proteste e mugugni per il risultato di Obaid-De Rosa. Il favoritissimo salernitano ha cercato di fare valere subito la sua maggiore prestanza atletica sul longilineo palestinese di Ferrara Obaid, che à un peso mosca naturale, ma senza mai riuscirci concretamente. De Rosa ha quasi sempre marciato in avanti mentre Ahmed Obaid gli si muoveva attorno, per poi portare a segno colpi rapidi e precisi nella guardia talvolta scomposta del rivale. Un po’ come in una corrida, dove il toro attacca e il matador lo evita in attesa dell’attimo favorevole. Gli affondi di Obaid non erano potenti come quelli del rivale, ma più nitidi e precisi. All’ultima ripresa, il campano evidentemente non convinto dell’imminente verdetto, si é lanciato alla carica in cerca del ko, però é stato questo forse il round che Obaid si é aggiudicato meglio. Al suono del gong conclusivo si respirava aria di grande ottimismo all’angolo di Obaid, non molta allegria invece in quello di De Rosa. Poi il risultato: vittoria unanime ai punti del salernitano. I misteri della boxe e i criteri pugilistici seguiti dai giudici sono talvolta di più difficile interpretazione che la teoria della relatività di Einstein. Molto positivo poi il debutto del superwelter della Ferrara Boxe di Roberto Croce, Antonio Licata. Dotato di mani pesanti e buona impostazione, ha sovrastato il tenace albanese di Ravenna Xelal Tata, imponendogli due kd alla 1^ e 2^ ripresa con precisi ganci destri. Un lungo applauso ha salutato il vincitore Licata e lo sconfitto albanese. Del siciliano di Croce è molto probabile che si sentirà parlare parecchio in futuro.

Gualtiero Becchetti