Spal, ora quattro punti nei due match in casa

Mercoledì col Frosinone e domenica contro il Cittadella serve un’inversione di marcia. Benevento distante solo due lunghezze

Spal, ora quattro punti nei due match in casa

Spal, ora quattro punti nei due match in casa

All’Ascoli non è bastata oltre un’ora – recuperi compresi – in superiorità numerica per superare il Benevento, che quindi grazie al pareggio a reti inviolate strappato con le unghie e coi denti al Del Duca si porta a +2 sulla Spal. Rafforzando la quartultima posizione che in questo momento consentirebbe ai sanniti di giocarsi la salvezza ai playout contro una tra Perugia e Venezia. I biancazzurri invece finirebbero direttamente in serie C assieme a Brescia e Cosenza, e ci mancherebbe altro con un bilancio di 25 punti in 26 giornate e un pareggio e quattro sconfitte negli ultimi cinque turni. Tornare a bocca asciutta da Marassi era prevedibile, ma la gara contro il Genoa ha portato in dote una serie di guai che mister Oddo non aveva messo in preventivo.

A partire dai tre infortuni di giocatori chiave per il suo scacchiere come Alfonso, Varnier e Valzania, per una serie di motivi difficilmente sostituibili. Il problema principale si profila tra i pali, dove l’ex portiere Cittadella non era certo reduce da una serie di prestazioni memorabili ma evidentemente se per i vari allenatori che si sono alternati sulla panchina è sempre stato considerato titolare inamovibile c’era un motivo. Il debutto di Brazao ha infatti destato molte perplessità – per usare un eufemismo –, e adesso la prospettiva di proseguire il campionato col brasiliano rappresenta una preoccupazione di non poco conto. L’alternativa è Pomini, che tra qualche settimane compirà 42 anni e non gioca una gara ufficiale da dicembre 2021. Non c’è da stare allegri nemmeno in difesa, dove Varnier ha rimediato l’ennesimo infortunio della sua sfortunata carriera, e di fianco a Meccariello il tecnico pescarese dovrà necessariamente puntare su una serie di giovani di belle speranze ma dal rendimento inevitabilmente a corrente alternata come Arena, Dalle Mura e Peda. In linea mediana ci sono più soluzioni per sopperire all’assenza di Valzania, però sia Zanellato che Murgia non offrono certo incrollabili garanzie.

La realtà è che la Spal è entrata in un tunnel del quale non si vede l’uscita, e il calendario che dopo il Genoa le mette di fronte la capolista Frosinone – peraltro affamata dopo il ko casalingo col Parma – non aiuta di certo Dickmann e compagni. Nonostante tutto, la salvezza diretta è distante soltanto quattro punti e i playout appena un paio, e con una classifica così corta a volte basta una scintilla per cambiare l’inerzia di un campionato. Il tempo delle chiacchiere però è finito: bisogna tornare a macinare punti, conquistandone almeno quattro nel doppio turno casalingo contro Frosinone e Cittadella. A proposito, al Mazza la Spal non vince da oltre quattro mesi e ogni tentativo di rimonta non può prescindere da un deciso cambio di rotta nello stadio di corso Piave. La strada è in salita, ma non è ancora finita.

Stefano Manfredini