Spal, Paloschi e Floccari tornano ‘arruolabili’

Pare che Marino possa contare sui due veterani in vista del debutto a Monza. Ora rimane da capire l’entità dell’infortunio di Di Francesco

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di Mauro Malaguti

Alberto Paloschi e Sergio Floccari sembrano tornare a disposizione di Pasquale Marino in vista del debutto della Spal nel campionato di serie B, in calendario venerdì a Monza. Se la settimana confermerà queste premesse, almeno gli allarmi per la maglia numero 9 sparirebbero: i due veterani e il giovane 2001 Moro sarebbero arruolabili, anche se Paloschi non ha preso parte ad alcuna delle tre gare precampionato dei biancazzurri e non può essere al top della condizione.

Un bel problema per il reparto avanzato sarebbe invece l’eventualità di un nuovo stop di Federico Di Francesco, che contro l’Udinese è uscito al 39’ per un problema al ginocchio, ed è notoriamente fragilissimo, al punto da generare spavento a ogni botta.

Ora si debbono attendere tac e radiografie, nella speranza di non perdere a lungo la punta di diamante nel reparto degli esterni d’attacco, l’unica ala ad aver confidenza comprovata con il gol nel 3-4-3 (o 3-4-2-1) che Marino ha lanciato come modulo di base del momento. Ma un forfait di medio-lungo termine renderebbe necessario prendere altre strade di mercato, oltre a confermare che il ragazzo è sfortunato, e proprio di cristallo.

Chissà che in quel caso non si possa accelerare una delle trattative per l’attaccante in entrata. L’annuncio odierno di Fares alla Lazio lo dovrebbe in teoria propiziare. Le soluzioni principali portano ai nomi dell’interista Sebastiano Esposito e di Stefano Pettinari del Trapani. La Spal sarebbe felicissima di ottenere il primo, se l’Inter che ora ha incamerato anche Pinamonti si decidesse a concederle il prestito del suo gioiellino del 2002. E a spanne, se il nodo si scioglie, il prestito potrebbe avere effetto immediato, mentre Pettinari resta in attesa di ottenere un probabile svincolo.

Non ci fosse il problema dell’attacco, la Spal di Udine avrebbe sparso discrete sensazioni. Berisha finchè c’è è una certezza, e consente anche di sognare che possa rimanere sino in fondo, o almeno fino a gennaio. La difesa ha al momento due perni fissi in Vicari e Tomovic, e per la terza maglia a Monza attende più la guarigione di Salamon o l’inserimento di Sernicola che non un Okoli in difficoltà nella prima amichevole. In mezzo Valoti e Missiroli se la giocano con Esposito, e ci sono ancora gli stessi Murgia e Castro. In fascia Sala, Dickmann, Spaltro, D’Alessandro e lo stesso Sernicola danno ottime garanzie. Poi c’è il rebus dell’attacco, per l’appunto.

A Udine Marino ha dato la sensazione di aver compiuto alcune scelte, restringendo il campo dei “suoi” titolari, salvo emergenze. Castro e Murgia sono rimasti a casa: dietro non c’è nè punizione per come si allenano nè cessione più che imminente. Semplicemente, è il momento di decidere su chi puntare. E il tecnico siciliano ha dato l’impressione di avere idee chiare. Senza incidenti, facilmente gli undici di Premariacco sarebbero stati quelli di Monza, a parte Paloschi se recupera e un difensore più pronto di Okoli.