Un mito in porta: il Parma e il gioiello Buffon

Sabato i riflettori saranno puntati sui portieri. La Spal si affiderà ancora a Thiam? Gli avversari possono contare sull’ex Azzurro

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C’è da scommettere che sabato prossimo allo stadio Paolo Mazza i portieri non passeranno inosservati. Quelli di entrambe le squadre, perché ci sono mille motivi per seguire con attenzione sia l’estremo difensore della Spal che quello del Parma.

Tra i biancazzurri, come è noto è una settimana molto particolare per Demba Thiam, sul quale nel post partita del Liberati mister Clotet ha puntato il dito per l’errore commesso in occasione del gol della Ternana.

Il senegalese è finito quindi sul banco degli imputati, anche per le prestazioni a corrente alternata delle gare precedenti. Insomma, toccherà di nuovo a lui difendere i pali della Spal oppure il tecnico catalano punterà su uno degli altri due portieri in organico?

Andrea Seculin era arrivato a Ferrara per fare il vice di Thiam, ma negli ultimi sette anni e mezzo ha collezionato appena 12 presenze in campionato con la maglia del Chievo: tutti lo descrivono come un professionista esemplare, però inevitabilmente il suo rendimento tra i pali è tutto da verificare.

Se Demba era stato designato come portiere titolare, non è chiaro però a chi spetterebbe il compito di sostituirlo in caso di avvicendamento. La Spal infatti ha ingaggiato anche un portiere più rodato come Alberto Pomini, che la scorsa stagione ha contribuito alla promozione in serie A del Venezia con 12 gettoni.

Il numero 1 di Isola della Scala ha esperienza e personalità, pur con una carta d’identità che comincia ad essere ingiallita. Se Pomini ha compiuto 40 anni lo scorso marzo, il suo collega del Parma ne ha addirittura tre abbondanti in più. Non stiamo parlando di un portiere qualsiasi, ma di Gianluigi Buffon, uno che in 26 anni di carriera ha vinto praticamente tutto. E a 43 anni suonati ha deciso di ripartire da dove aveva cominciato, con l’obiettivo di tornare a sentirsi protagonista e riportare il Parma al piano superiore.

Il suo contratto con la Juventus è scaduto lo scorso 30 giugno, e a quel punto ha cominciato a prendere in considerazione varie proposte. Anche dall’estero, di società che disputano la Champions League, l’unico grande trofeo che manca nella bacheca di Gigi.

Alla fine però ha prevalso la volontà di tornare a giocare con continuità, nel club che lo aveva allevato nel proprio vivaio e poi lanciato in serie A nel lontano 1995.

Buffon ha firmato un contratto biennale cominciando la nuova avventura con l’entusiasmo di un ragazzino, ed è sceso in campo in tutte le sei giornate di campionato disputate. Entrando dalla panchina soltanto contro la Ternana, al posto dell’infortunato Colombi (il Parma ha sotto contratto anche Sepe, ma è fuori dal progetto dei ducali).

L’ex portiere della Nazionale aveva già giocato in serie B nella stagione 2006-07 con la maglia della Juventus, quella successiva a Calciopoli, quindi conosce bene le insidie che nasconde il campionato cadetto. Pur difendendo i pali della squadra da battere, oggi come allora.

Stefano Manfredini