Conti nel mirino: “Il Natale costa di più e con Massari 50 euro per ogni maritozzo”

Forlì e Co . all’attacco: "Luminarie, le cifre sul sito del Comune sono più alte di quelle esposte dall’assessore Andrea Cintorino" Gli sponsor? "Serviva un bando, pronti a segnalare le irregolarità"

Forlì, 5 dicembre 2023 – Il Natale a Forlì inizia sotto il fuoco di critiche feroci. Dopo la presentazione delle iniziative del Comune, alcuni giorni fa, ieri i consiglieri della lista civica Forlì e Co. Giorgio Calderoni e Federico Morgagni hanno analizzato tutte le voci di spesa per gli eventi.

I conti sulle spese di Natale a Forlì
I conti sulle spese di Natale a Forlì

“Il 2023 è l’anno dell’alluvione – spiega Morgagni – e la città ne porta ancora oggi le ferite. Per questo, ci è sembrato importante studiare con precisione alcune spese in programma, in particolare, per quattro macroaree: ‘Forlì che brilla’, lo show cooking con Iginio Massari di sabato 11 novembre, lo spostamento della pensilina di piazza Saffi e, infine, la redazione delle relazioni di fine mandato".

Secondo quanto dichiarato dall’assessore Andrea Cintorino, i fondi investiti per ‘Forlì che Brilla’ sono 532mila euro dei quali 376mila a carico del Comune e 150mila ottenuti grazie agli sponsor. "Controllando gli atti pubblicati sul sito del Comune risulta invece un totale superiore ai 673mila, di cui 344mila per l’allestimento degli eventi in centro – sottolinea Calderoni –. Vanno aggiunti altri 168mila per il videomapping, cifra ridotta rispetto a quella proposta inizialmente grazie a una nostra mozione in consiglio comunale, e 159mila per le luminarie". A questi dati, secondo i civici, mancano i 18mila euro per il montaggio del grande albero di Natale e altri 4700 euro per le piante verdi di contorno. Insomma, i conti non tornano e gli impegni di spesa finora assunti per l’anno 2023 superano di quasi 50mila euro quelli del 2022.

E gli sponsor? Calderoni ravvisa un "problema formale": "Si sarebbe dovuto pubblicare un avviso sul sito del Comune per ricevere contributi oltre i 40mila euro. Non ci risulta sia stato fatto". È il caso di Esselunga che ha donato 75mila euro: "Chiederemo spiegazioni e se non riceveremo risposte ci rivolgeremo agli organi di controllo per verificare eventuali irregolarità". C’è anche Unica Reti con 20.500 euro: società a capitale pubblico costituita dai 30 comuni della provincia, è controllata da Livia Tellus di cui a sua volta il Comune detiene la maggioranza.

Finiti i conti per le festività natalizie si passa a fare il punto sullo show cooking al mercato delle Erbe, dove il pasticcere Iginio Massari ha sfornato circa mille maritozzi. "Il costo dell’iniziativa – rincara la dose Morgagni – era stato preventivato per 38.500 euro ma la spesa sostenuta è superiore ai 45mila euro; in pratica ogni maritozzo è costato 50 euro di cui 15 per il compenso dell’artista".

Infine, si sono tirate le somme sullo spostamento della pensilina degli autobus da piazza Saffi a viale Corridoni che incide sul bilancio per 170mila euro e la redazione di due relazioni di fine mandato per altri 31mila euro. "Il totale – chiosa Calderoni – delle quattro iniziative è oltre gli 800mila euro, risorse che potevano essere destinate agli alluvionati o almeno a progetti strategici per far crescere la città. La bussola di questa giunta comunale potremmo definirla panem et circenses o, meglio, maritozzi e piste di pattinaggio".