Negozi, il Covid divora un quarto degli incassi

La ricerca di Confcommercio nei punti vendita del Forlivese: male abbigliamento, calzature, articoli sportivi e fioristi

Il commercio extra alimentare continua a soffrire: l’abbigliamento ha perso il 26%

Il commercio extra alimentare continua a soffrire: l’abbigliamento ha perso il 26%

Forlì, 23 gennaio 2021 - Se il 2020 è stato un anno disastroso, per bar e ristoranti, è andata male anche per il commercio extra alimentare. In media i negozi a Forlì hanno perso il 25% del fatturato rispetto al 2019. È ciò che emerge da un’indagine condotta da Confcommercio su un campione di una trentina di attività commerciali, fra abbigliamento, calzature, articoli sportivi, fiori e cartolerie. Dunque l’ennesima conferma dell’impatto sull’intero settore, che hanno avuto le misure adottate per arginare la pandemia da Covid-19.  

L’analisi – che segue quella fatta per i pubblici esercizi, che hanno perso oltre il 30% del fatturato – evidenzia per il settore abbigliamento un decremento medio del 26% , che sale al 29% per i negozi di calzature, mentre gli articoli sportivi hanno lasciato sul terreno il 22,5% degli incassi dell’anno precedente. Quanto ai negozi di fiori, l’impatto negativo medio è stato del 24% , stessa percentuale riscontrata anche per le cartolerie (24%).  

E i ristori? Anche nel caso del commercio extra-alimentare, poco hanno potuto per arginare le falle scavate dai lunghi periodi di lockdown, più o meno rigidi. In media, i contributi hanno inciso per il 12,4% delle perdite subite. Nel dettaglio, i negozi forlivesi di jeans, gonne, giacche e camicie hanno registrato un calo del 26% del volume d’affari, a fronte di ristori che hanno coperto il 20,7% delle somme non incassate.  

Peggio ancora è andata ai punti vendita di scarpe: -29% gli introiti, in media i contributi hanno inciso per il 7,3%. Sempre secondo la ricerca elaborata dalla Confcommercio, il comparto ’articoli sportivi’ denuncia rispettivamente -22,5%; i ristori hanno alleviato solo per il 2%. Situazione tutto sommato simile per i negozi dei fiori: perdite medie del 24%, ’recuperate’ per il 3,1%. Infine le cartolerie: decrementi nel comprensorio forlivese del 24% e ristori che si stimano attorno all’8,5% del volume d’affari andato perso. Nel complesso, i ristori hanno oscillato fra il 3% circa e il 27% degli incassi non realizzati durante l’anno scorso.