Carovita, di quanto sono aumentati i prezzi degli affitti

Forli: sono già saliti del 20%. L’esperto del settore Alessandro Righi: "La richiesta supera di dieci volte l’offerta. E il mercato è cambiato"

Affitti sempre più cari

Affitti sempre più cari

Forlì, 6 settembre 2022 - "La domanda di affitti è 10, l’offerta di immobili è 1". È la formula, senza dubbio efficace, con cui Alessandro Righi – titolare, assieme al cugino Simon Pietro, della nota agenzia immobiliare ‘SoloAffitti’, che a Forlì ha sede in via Ravegnana – sintetizza la situazione attuale del mercato delle locazioni di immobili in città. Una condizione che accomuna Forlì a molti centri urbani medio-grandi, in Emilia-Romagna e non solo: complice la ripresa delle attività economiche e il progressivo esaurimento della didattica a distanza e dello smart working, legati alla fase acuta dell’emergenza Covid, il mercato delle locazioni residenziali è letteralmente esploso, con un conseguente innalzamento dei canoni d’affitto.

Quanto si guadagna affittando una casa? I dati città per città

Alessandro Righi, perché è così difficile trovare immobili in affitto? E quanto sono aumentati in media i canoni?

"È un fenomeno con radici lontane e caratteristiche diverse di città in città. Per quanto riguarda Forlì, dove nel post-pandemia registriamo un rincaro dei prezzi di circa il 20%, veniamo da anni in cui i proprietari hanno dovuto far fronte a vari problemi – in primis, la morosità degli inquilini –, che li hanno scoraggiati a rimettere nuovamente le loro case in affitto. Ma non è l’unica ragione, ovviamente".

Che intende dire?

"Ad esempio, nel centro storico molti immobili sono ‘blindati’ da contratti d’affitto pluriennali, in cui si avvicendano, nel tempo, interi nuclei familiari. Inoltre, parecchi proprietari sono ancorati a un vecchio luogo comune, secondo cui ‘affittare casa non conviene’. Nulla di più falso".

Qual è la verità, allora?

"Che, rispetto a tante altre forme di investimento a basso rischio, la redditività di un immobile in affitto è di gran lunga maggiore. E la tassazione è senza dubbio vantaggiosa. A una condizione, però".

Quale condizione?

"Che l’immobile sia di qualità. Le analisi di mercato ci confermano che, nonostante la scarsità dell’offerta, la domanda si sta facendo via via più selettiva, premiando con canoni mediamente più alti gli immobili riqualificati. Le faccio un esempio: qualche anno fa, a Forlì, un appartamento di qualità arrivava al massimo a un canone di 600 euro al mese. Oggi lo stesso appartamento supera gli 800".

Perché così tante persone sono in cerca di una casa in affitto, anziché in vendita? La casa di proprietà è sempre stato un ‘must’ irrinunciabile per gli italiani.

"Anche la società italiana sta andando incontro a profondi mutamenti: i posti di lavoro sono ‘fluidi’; capita di cambiare sede anche ogni due o tre anni, non si è più così stanziali come un tempo. A ciò si aggiungono le nuove dinamiche familiari: ci si separa più frequentemente, il che costringe a cercare nuove sistemazioni, spesso temporanee".

Anche Forlì è interessata da questo tipo di cambiamenti? Il suo è un punto di osservazione sociologica privilegiato.

"Certamente. Anzi, le dirò di più: non di rado ci contattano persone dal Nord Italia, o dall’estero, intenzionate a trasferirsi a Forlì. Soprattutto dopo la pandemia, le priorità sono diverse. In tanti preferiscono rifarsi una vita in una cittadina a misura d’uomo, ricca di verde e piste ciclabili: ambienti decisamente più adatti a far crescere un bambino, ad esempio, o a coltivare i propri interessi".

Come si sta evolvendo, infine, il mercato degli affitti ai fuori sede?

"Il tipico appartamento degli anni ’60-’70, con tre o quattro stanzoni da ripartire fra più studenti, è caduto in disuso. A Forlì, in particolare, notiamo la maggior affluenza di studenti, principalmente di Medicina e Ingegneria, con capacità di spesa assai elevate, i cui genitori ci chiedono per lo più monolocali o bilocali. Una delle motivazioni è la paura del Covid, ma anche il desiderio di evitare i classici problemi di convivenza fra coinquilini".