Ryanair al Ridolfi di Forlì: torna la compagnia low cost

Confermata l’indiscrezione dello scorso weekend: la prossima settimana la presentazione. Il vettore ha avuto ricavi per 4,8 miliardi nel 2021

Un aereo Ryanair in pista e un addetto al carico dei bagagli (foto di repertorio)

Un aereo Ryanair in pista e un addetto al carico dei bagagli (foto di repertorio)

Forlì, 15 luglio 2022 - Fino a ieri era una voce, sia pure proveniente da fonti autorevoli, ora c’è un passo ufficiale. Il clamoroso ritorno di Ryanair all’aeroporto di Forlì sarà probabilmente annunciato la prossima settimana con una conferenza stampa che si terrà in municipio. Nel frattempo, in città giungono conferme che danno l’affare come fatto. La notizia è trapelata già sabato scorso, in occasione del debutto di Aeroitalia al Ridolfi. In quella occasione l’amministratore delegato della compagnia, Gaetano Francesco Intrieri, ha rivelato che da tempo, negli ambienti del trasporto aereo, si dava per imminente che la low cost irlandese riprendesse a volare su Forlì.

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Il contenuto dell’operazione, a partire dai collegamenti, sarà dunque ufficializzato presto. Ryanair lavora in numerosi scali italiani, da Bergamo-Orio al Serio – la base operativa nella penisola – ad altri aeroporti minori, per esempio Perugia. In Emilia-Romagna, la compagnia guidata da Micheal O’Leary offre decine di voli dal Marconi di Bologna verso tutta Europa ma opera anche sul Fellini di Rimini.

Per ragioni comprensibili, ci si attende che i voli dal Ridolfi non saranno dei ’doppioni’ di quelli già attivi a Bologna e Rimini, ma vadano ad ampliare la gamma dell’offerta Ryanair. Al fine di evitare sovrapposizioni, è probabile che si volerà verso altre destinazioni, oppure in alcune delle stesse, ma in periodi diversi dell’anno (il vettore collega Rimini con Londra, Vienna, Varsavia, Cracovia, Budapest, Kaunas, Cagliari e Palermo).

Ryanair ha chiuso l’anno fiscale 2021 (fissato al 31 marzo) con un aumento del 253% rispetto all’anno precedente quanto a passeggeri trasportati, in virtù della ripresa del traffico aereo dopo le restrizioni imposte a causa della pandemia. Il volume di traffico resta ancora inferiore del 35% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-Covid. Tuttavia l’incremento dei passeggeri ha portato a un aumento dei ricavi del 193%, a 4,8 miliardi di euro.

La compagnia irlandese fu la protagonista del primo rilancio dell’aeroporto di Forlì nel novembre del 2001, poche settimane dopo l’attentato alle Torri Gemelle, in un periodo in cui viaggiare in aereo richiamava scenari da film thriller. La scommessa, accompagnata da un diffuso scetticismo, riscosse un notevole successo, perché nel giro di pochi anni da Forlì furono attivati collegamenti con Londra, Parigi, Barcellona, Mosca, Bruxelles, Praga e altre importanti città europee. I passeggeri superarono in breve gli 800 mila all’anno nel periodo del boom commerciale (ma non economico-finanziario) del Ridolfi, che nel 2013 fu costretto a chiudere.

All’improvviso, nel 2008 Ryanair si trasferì al Marconi di Bologna, con una decisione che suscitò lunghe e roventi polemiche non solo a Forlì, ma in tutta la Romagna. In seguito la compagnia aerea low cost ha iniziato a portare rotte anche al Fellini di Rimini, in due fasi successive, l’ultima delle quali è ripresa nel 2018.