Che sfida in panchina contro coach Sacchetti

I brianzoli sono guidati dal mitico Meo, ex ct della Nazionale. Forlì ritrova Severini e Nicola Berdini, figlio di Paolo, play Olitalia.

Che sfida in panchina  contro coach Sacchetti

Che sfida in panchina contro coach Sacchetti

Ogni settimana è una finale. Questa è la verità per l’Unieuro che, dopo il fondamentale blitz al vertice a Treviglio, ospita l’Acqua San Pellegrino Cantù per un’altra sfida dall’altissimo coefficiente di difficoltà. I brianzoli non hanno mai nascosto le proprie intenzioni e sono, ad oggi, forse la più importante candidata al salto di categoria.

Per la panchina hanno puntato su Meo Sacchetti, un allenatore che nell’ultimo decennio ha conquistato lo storico scudetto a Sassari nella stagione 201415 e ha disputato importanti tornei con la Nazionale italiana, dopo una lunga carriera da giocatore. I rivali, poi, possono contare su un roster sterminato e di altissimo livello: il playmaker Roko Rogic e il centro Dario Hunt, entrambi sulla via del recupero dopo alcuni acciacchi nelle ultime settimane. Portano alla causa esperienza, fisicità e carisma, unendo ai punti realizzati (entrambi in doppia cifra di media) rispettivamente assist (ben 5 a gara per il play croato) e rimbalzi (7 ad allacciata per l’ex Brescia).

Ma è nella profondità del pacchetto di italiani che anche Cantù, come già Cremona e Treviglio, fa la differenza: sotto le plance, Matteo Da Ros (15 punti e 6 assist di media nel girone Giallo) e Filippo Baldi Rossi formano una coppia di lunghi che unisce bidimensionalità, centimetri e tanta serie A alle spalle. Non inganni il 25% da tre di Baldi Rossi nelle prime due gare contro Pistoia e Cento: ha chiuso la prima fase con un astronomico 46%. Mentre Lorenzo Bucarelli – che con Eurobasket (2021) e la stessa Cantù (2022) ha eliminato Forlì dalle ultime due edizioni dei playoff – e Stefan Nikolic hanno chili, conoscenza del gioco e sono in doppia cifra di media dall’inizio della stagione.

Così finisce che giocatori come Francesco Stefanelli (finora miglior tiratore da 3 del girone Giallo con il 63%), l’ex forlivese Giovanni Severini o il giovane prospetto Nicola Berdini sembrino solo uomini di contorno nelle rotazioni, nonostante abbiano qualità e potenziale per poter essere variabili decisive in una o nell’altra metà del campo. Curiosità: Berdini, ex Ravenna, torna al Palafiera dove suo padre Paolo fu playmaker di riserva dell’Olitalia Forlì in A1, stagione 199596. Ed è soprattutto sugli italiani che l’Unieuro dovrà dimostrare di sapere competere anche contro un’autentica corazzata.

Capolista contro capolista, quella di stasera è lo scontro tra due formazioni che hanno storia e passione alle spalle e che non sono accomunate solo dal numero dei punti (40) conquistati nella prima fase. È una sfida che vale molto, ben più dei due punti che mette in palio. Vale il virtuale primato del campionato, per acquisire una posizione di forza, da favorita, in vista della post season. In attesa che la dura lotteria playoff metta tutti, come sempre, alla prova.

Valerio Rustignoli