Il commento. Ma questa squadra non può abbattersi e deve crederci

Forlì si sente favorita alla promozione, ma l'infortunio di Allen mette a rischio le ambizioni. Coach Martino lancia messaggi positivi, la squadra è unita e pronta a lottare. Sfida epica in vista.

Per tre giorni Forlì si è sentita regina del campionato, perfino favorita alla promozione: Coppa Italia in bacheca, roster da dieci giocatori, innesto di Daniele Magro nell’apparente unico punto debole, mentre il rinnovo di coach Antimo Martino dava ulteriore solidità interna e credibilità esterna. Giovedì sera tutto sembrava perfetto. La domenica, l’infortunio di Allen può essere stato un colpo mortale alle ambizioni.

Non giriamoci intorno: è mai possibile vincere un playoff promozione senza colui che sulla carta è il miglior giocatore della squadra, con un passato Nba, o comunque l’uomo strutturalmente deputato a prendere certi tiri? E si lasci stare il rendimento nell’orologio: nei tiri che contano, in volata (Supercoppa con Rimini, Piacenza, i blitz di Orzinuovi e Udine...), Allen ha dimostrato una freddezza chirurgica. Senza contare che si perdono anche l’impatto difensivo, la fisicità, le rotazioni lunghe. E allora no, sulla carta sarebbe impossibile riuscire nell’impresa.

Martino però ha lanciato subito i messaggi giusti. Un’altra squadra avrebbe mollato, mentre l’Unieuro ha già dato una risposta a Latina. Ha un gruppo unito. Ha nel ruolo un grande Zampini e, magari, un Valentini affamato di riscatto. C’è il fattore campo. Insomma, diverse carte ancora da giocare. Nel 2023, la reazione all’alluvione – che allagò anche alcuni appartamenti dove i giocatori erano in affitto – fu clamorosa: 5 vittorie consecutive. Ripetersi, e anzi andare addirittura oltre, sarebbe un’impresa epica. Dalla squadra ai tifosi, la voglia di provarci a prescindere c’è già.

Marco Bilancioni

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