Radonjic nella ‘sua’ Latina: "Non andremo in gita"

Ex biancoblù (stagione 2020/21), è grato agli amici che ha ancora nel Lazio: "Per loro è decisiva per evitare la retrocessione, ma noi vogliamo vincere".

Radonjic nella ‘sua’ Latina: "Non andremo in gita"

Radonjic nella ‘sua’ Latina: "Non andremo in gita"

Todor Radonjic, ala biancorossa, è stato un ex del Latina basket (stagione 2020/21), prossima avversaria in trasferta nell’ultima partita della fase a orologio. Radonjic è al secondo campionato a Forlì, ma è ancora in contatto con alcuni elementi della società nata dalla passione della famiglia Benacquista per il basket.

Radonjic, domani sera ritorna a Latina: quali sono i suoi ricordi alla corte dell’allora coach Franco Gramenzi?

"È stato un periodo importante per la mia crescita professionale. Venivo da Fabriano dove avevamo conquistato la promozione in serie A2 e a Latina ho trovato un ambiente stimolante e un allenatore che mi ha aiutato a migliorare dal punto di vista tecnico e nella lettura delle varie fasi del gioco".

Gramenzi però non c’è più. Attualmente Latina è guidata da un altro veterano come Giancarlo Sacco.

"Ho bei ricordi anche di Francesco Tricarico, assistente coach, e tutto lo staff medico e atletico che mi hanno fatto sentire a casa, in una città comoda e accogliente anche per la mia famiglia. Sono ancora in contatto con loro e ci sentiamo periodicamente".

Che partita sarà quella al PalaCisterna, dopo la sconfitta casalinga subita contro Cantù?

"Sicuramente non andremo là in gita. Noi abbiamo blindato il primo posto in classifica mentre i nostri avversari stanno lottando per non retrocedere: è l’ultima giornata per loro sarà un match decisivo. Ma vogliamo vincere per presentarci ai playoff nel migliore dei modi e ci impegneremo al massimo per portare a casa il risultato".

Come si sta inserendo il nuovo acquisto Daniele Magro nel gruppo?

"Daniele è un giocatore esperto che ha avuto esperienze anche in A1, il suo arrivo è positivo, è anche un buon passatore e ci darà una mano nel prosieguo della stagione".

Nella finale di Coppa Italia conquistata a Roma è stato top scorer con 13 punti, oltre ad aver ricevuto anche il premio di giocatore rivelazione della competizione. Non sempre in campionato però riesce ad essere così efficace. Da cosa dipende?

"La finale con la Fortitudo è stata tatticamente diversa, per esempio, dalla semifinale con Cantù. In realtà il coach mi chiede di entrare sul parquet e dare sempre il mio contributo nelle diverse zone del campo, non solo in fase offensiva. Cerco di farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa e sfruttare le occasioni, giocando con impegno e aggressività".

Giovedì coach Antimo Martino ha rinnovato il contratto che lo lega a Forlì per altri due anni. Quando lo avete saputo voi giocatori?

"Giovedì sera abbiamo avuto una cena di squadra, subito dopo la firma del coach".

Che effetto le fa questa importante conferma?

"Penso che sia la giusta ricompensa per il lavoro eccellente che l’allenatore sta facendo in questi anni. La sua permanenza dà maggiore sicurezza al gruppo: è sicuramente un aspetto positivo per tutto l’ambiente".

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