Le Volanti della polizia sono intervenute l’altro pomeriggio per verificare alcune segnalazioni pervenute da cittadini nei dintorni del centro sociale Campanella. Le telefonate da parte di imolesi residenti in zona erano state diverse, e già da alcuni giorni venivano appunto segnalati ragazzi che si assembravano, non rispettando quindi le norme anti-Covid, con atteggiamenti arroganti e violenti (la polizia ritiene che siano gli stessi ai quali possono essere ascritti episodi di danneggiamento in varie parti della città).
Arrivata Ia polizia, quasi tutti si sono dileguati, ma è rimasto un ragazzo. Si tratta di un maggiorenne, 21 anni, che vive a Imola, ma è senza fissa dimora. Agli investigatori risulta anche che abbia precedenti di polizia e che sia indagato per gli episodi della cosiddetta baby gang, invischiata in varie risse nei parchi cittadini.
Il gruppo che è fuggito, riferisce la polizia, è nel mirino per alcuni episodi danneggiamento.
Il ventunenne non è dunque scappato. Anzi, ha avuto una discussione con gli agenti, rifiutandosi di consegnar loro i documenti. Quando il ragazzo ha capito che volevano portarlo in caserma ha provato a scappare e ne è nata una colluttazione con i poliziotti. Poi l’energumeno è riuscito a scappare ma è stato bloccato da un’automobile.
A questo punto, ha sferrato un cazzotto a una cassetta della posta, poi si è colpito con un pugno (in ospedale ha poi riferito di essere stato aggredito dai poliziotti). Il giovane è comparso davanti al giudice per la convalida dell’arresto, avvenuta; al giudice ha detto che era stato picchiato dagli agenti ma quanto accaduto è stato messo a verbale come un episodio di autolesionismo.
L’arresto è dunque avvenuto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale aggravata (i poliziotti feriti hanno riportato una prognosi di cinque giorni). Il processo è stato rinviato a luglio, e il giovane è stato rimesso in libertà.
red. cro.