ENRICO AGNESSI
Cronaca

Alluvione e infrastrutture. Le opere del Pnrr nel piano triennale. Obiettivo: accelerare

Da via Tiro a segno a via Gambellara, aumenta la dotazione finanziaria. Muri esterni più robusti per l’Autodromo: quello esistente non basta più.

La giunta punta ad accelerare i cantieri delle opere post-alluvionali a Imola

La giunta punta ad accelerare i cantieri delle opere post-alluvionali a Imola

La terza alluvione in meno di un anno e mezzo (ma aggiungendo anche le fiumane di inizio maggio 2023 e, poi, del successivo novembre si arriva a cinque forti ondate di maltempo con danneggiamenti in neanche 18 mesi) spinge la giunta a stringere i tempi sulla realizzazione degli interventi di messa in sicurezza idraulica del territorio.

Nella commissione consiliare di venerdì, e poi nel Consiglio comunale dei giorni successivi, verrà infatti discusso e approvato l’inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche di alcuni importanti lavori finanziati dalla struttura guidata dal commissario alla ricostruzione post alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, con i fondi del Pnrr.

Il tutto anche alla luce di alcune rimodulazioni e nuovi interventi contenuti in un paio di recenti ordinanze firmate dallo stesso Figliuolo.

In particolare, si parla di un aumento del quadro economico della voce ‘Manutenzione straordinaria allagamento via Gambellara’, che sale da 350mila a 450mila euro "a seguito della richiesta di adeguamento per le maggiori spese verificate durante la progettazione", si legge nella delibera che sarà presto al vaglio del Consiglio comunale. Inserito poi un intervento in via Tiro a Segno per un 150mila euro (annualità 2024) e un altro, da 450mila euro, per lavori in via Cardinala a Spazzate Sassatelli (2025).

Poi c’è il capitolo Autodromo e, più generale, quello della messa in sicurezza del tratto urbano del Lungofiume dal ponte della Tosa a quello della ferrovia. Inseriti, in questo caso, due diversi interventi: uno da 775mila euro per il 2024 e un altro, ben più cospicuo, da 7 milioni 725mila euro. Il totale fa appunto 8,5 milioni, che è la somma annunciata già lo scorso gennaio da un’ordinanza di Figliuolo.

A questo proposito, va ricordato che in primavera il Comune, tramite la società in house Area Blu, ha affidato la progettazione dell’intervento di rifacimento del muro perimetrale del circuito danneggiato in più punti prima dall’alluvione di maggio e poi da quella di novembre 2023. Se ne sta occupando la ditta faentina Enser, la stessa che nei mesi scorsi ha elaborato anche uno studio di fattibilità delle alternative progettuali per il completamento della Bretella.

Il punto di partenza è un sopralluogo svolto ormai diverso tempo fa dai tecnici del Comune e quelli diArea Blu, proprio per esaminare lo stato degli argini e delle rive del Santerno. Un’ispezione che ha confermato come in questi mesi il corso del fiume abbia "subito un significativo cambiamento morfologico a causa degli eventi alluvionali" rilevato dai rilievi geometrici, fotografici e tecnici.

Il problema è che gli interventi provvisori realizzati a difesa della recinzione esterna del circuito in lastre di cemento e la sistemazione di sacchi di sabbia "non costituiscono sufficiente protezione dall’Autodromo dalle ripetute esondazioni del fiume Santerno – si legge nel verbale stilato dopo il sopralluogo – e non garantiscono la sicura fruizione delle strutture di interesse pubblico da parte di migliaia di persone e contesto di Protezione civile sicuro". Il muro risulta infatti "danneggiato in modo critico", ha "gravi carenze di tenuta idraulica oltreché strutturale" e "non presenta caratteristiche di resistenza sufficienti per garantire la protezione da nuove esondazioni o piene del fiume Santerno".