
Le ’mattonelle’ ricoperte di ottone lucente sono state ideate dall’artista Gunter Demnig. La giunta: "Hanno lottato per la libertà lasciando un segno indelebile sulla comunità".
Emozione ieri mattina in centro storico per la cerimonia di posa delle ‘Pietre d’inciampo’ davanti alla porta dell’ultima residenza di sei imolesi deportati nei campi di sterminio nazisti. Si tratta di piccoli blocchi di pietra ricoperti di ottone lucente (10x10 centimetri) che riportano nome, anno di nascita, giorno e luogo di deportazione e data di morte, come monito per non dimenticare. In via Cererie 11 è stato ricordato Antonio Morini, entrato a Mauthausen a soli 17 anni e mai più tornato. In via Giovanni da Imola, ai civici 7 e 9, abitavano invece Sante Noferini e Cleo Ricchi, morti a...