
Piazza xx settembre illuminata. Il comitato assicura che il tema sta a cuore a molti castellani «che da anni sono costretti a osservare la loro piazza al buio per undici mesi all’anno»
L’Epifania, che tutta la luce in piazza porta via. Torna alla carica il Comitato ‘La voce di chi non ha voce’, riprendendo un tema che, assicurano, "sta a cuore a molti castellani che da anni sono costretti a osservare la loro piazza al buio per undici mesi all’anno". Sì perché come già lo scorso anno aveva lamentato il portavoce del comitato Giovanni Bellosi, la piazza XX Settembre "di fatto viene illuminata in modo consono esclusivamente sotto le feste, dunque da inizio dicembre ai primi giorni di gennaio, grazie alle luminarie che adornano la Chiesa del Crocifisso, poi dopo l’Epifania, con l’addio agli addobbi natalizi, torna buia come durante tutti gli altri mesi dell’anno". Lo stesso dicasi, aggiunge il comitato, anche "per la corona sul capo della Madonna, simbolo al centro della piazza, anche in questo caso sempre spenta. Ci accodiamo a quanto sarcasticamente ci hanno detto in questi giorni diversi castellani: se il comune non trova i fondi per finanziare le poche luci che basterebbero per rendere meno buia la piazza da gennaio a novembre, possiamo provvedere tutti assieme con una colletta" . E sempre relativamente al periodo di festività trascorso, c’è un’altra rimostranza che solleva il comitato. "Tradizionalmente l’ultimo giorno di festa è quello dell’Epifania, tra i giorni peraltro più apprezzati dai bambini. Ebbene, a Castel San Pietro da molti anni a questa parte eventi e feste si concludono con la fine dell’anno, e al contrario di tutti i comuni vicini, anche più piccoli della nostra città, non c’è traccia della Befana che un tempo passava a portare dolci e caramelle in piazza ai più piccoli. Crediamo non ci vorrebbe un grande sforzo per ripristinare questa tradizione, comune e Pro Loco si attivino almeno in vista del prossimo anno". Più urgenti rispetto alla scadenza del dicembre 2025, invece, sono gli interventi che ‘La voce di chi non ha voce’ richiede al comune riguardo a buche e avvallamenti sui marciapiedi cittadini.
In particolare, conclude Bellosi, "sarebbe necessario sistemare i camminamenti lungo viale Terme, che resta la zona più turistica nella nostra città e che già paga dazio alla pessima conservazione della storica Fonte Fegatella. Un altro biglietto da visita poco edificante è poi la ex stazione degli autobus, contornata da marciapiedi e cordoli pieni di crepe e avvallamenti".
Claudio Bolognesi