
Il centro di Castel Guelfo allagato
Tre mozioni sugli allagamenti di Castel Guelfo (tre in poco più di un anno). Le propongono i consiglieri Gianni Tonelli, Laura Mingozzi e Marco Signorini, all’opposizione con la lista civica ‘Castel Guelfo fa squadra’, in vista del consiglio comunale in programma giovedì sera, che si preannuncia peraltro piuttosto movimentato.
La prima mozione afferma sostanzialmente che l’alluvione è avvenuta non solo per l’evento atmosferico, ma per la mancata manutenzione del corso del fiume Sillaro. Visto che la vigente normativa pone in capo a Comuni e regioni la manutenzione, la mozione sostiene che "l’elusione dei doveri previsti, con il mancato taglio della selva venutasi a formare nell’alveo del fiume Sillaro per decenni, ha contribuito alla determinazione di ben tre eventi alluvionali sul territorio del comune di Castel Guelfo con grave nocumento alla incolumità pubblica e gravi danni a cose e persone" e impone al Comune di uniformare l’attività amministrativa ai contenuti della mozione, adottando tutte le iniziative possibilie ecoinvolgendo le associazioni.
La mozione numero 2 accusa il Comune di non aver fatto abbastanza, sia dal lato della mancata manutenzione, sia da quello della sollecitazione di un intervento alla Regione e al Comune di Dozza (la zona di Pianta dove si verificano esondazioni è in territorio dozzese), considerando che su questo fronte, in base a quanto emerso in Consiglio – non ha "provveduto a sollecitare per iscritto interventi" nei confronti del sindaco di Dozza e neppure ha provveduto a rivolgersi all Prefetto perché intervenisse. La mozione parla di una "colpevole e consapevole inerzia relativamente ai propri poteri/doveri e facoltà di intervento nel tutelare l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana". E per questo impegna il sindaco a promuovere "tutte le iniziative tese a ristorare i danni ai soggetti alluvionati" e "nel perseguire questo obiettivo, per parte propria, assume l’impegno di destinare 80% dell’avanzo disponibile".
La terza mozione impegna sindaco e Comune a promuovere "tutte le iniziative tese, nell’immediato, a eliminare boscaglia e accumuli sedimenti venutesi a creare in decenni di mancata manutenzione oltre alla collocazione di barriere provvisorie, in territorio del Comune di Castel Guelfo, idonee a contenere esondazioni quali le ultime tre verificatesi dal maggio 2023 ad oggi e successivamente a promuovere e realizzare una opera definitiva nel comune di Castel Guelfo con la creazione di un argine in golena per mettere in sicurezza il territorio da proteggere e garantire una maggiore espansione dei volumi di piena, con benefici sui livelli idrometrici e sulla propagazione dell’onda di piena a valle".