Un errore il numero chiuso a Medicina

Nel dibattito del numero chiuso a Medicina mi colpisce la questione che debba esserci per forza una programmazione sui fabbisogni dei medici in Italia.Se fosse vero che si debba programmare una professione, alla faccia del libero insegnamento e del diritto allo studio, mi chiedo: deve essere solo sulla base dell' occupazione in Italia? Mi spiego meglio. Se proprio ci dovesse essere la programmazione sui fabbisogno di medici dovrebbe essere fatta sulla base non solo dei fabbisogni Italiani ma anche dal fabbisogno del numero medio annuo di medici italiani che decidono di esercitare all' estero, visto che non si può, giustamente, incatenarli al proprio Paese. In un mondo globalizzato questa professione, eccellente per l' Italia e per il resto del mondo, deve poter essere esportata e di divenire scuola. Se noi formiamo medici solo per il fabbisogno italiano rischiamo di non averne a sufficienza per noi (perché risucchiati dalla globalizzazione) e soprattutto non esportiamo il nostro Made in Italy più qualificante: la medicina.

Giovanni Garzella