PAOLA OLMI
Cronaca

"Turismo lento e sostenibile con il Sentiero Italia"

Il Sentiero Italia, trekking di 8000 km, è sempre più popolare grazie al turismo sostenibile. Il Cai si impegna nella manutenzione per garantire un'esperienza sicura e autentica.

"Turismo lento e sostenibile con il Sentiero Italia"

"Turismo lento e sostenibile con il Sentiero Italia"

Il tema dei cammini e del turismo lento e sostenibile è al suo massimo di popolarità. Quando si parla di sentieri si fa riferimento innanzitutto al "Sentiero Italia", il trekking più lungo del mondo con i suoi ottomila chilometri suddivisi in 500 tappe che percorrono 20 regioni, 16 siti Unesco, 60 tra parchi e riserve regionali. "Il vero e proprio boom – commenta Bruno Olivieri, presidente del Cai Marche, già presidente della sezione di Macerata dal 2012 al 2018 – si è avuto a partire dal 2019-2020. Come Cai inoltre dal 2021 abbiamo un protocollo di intesa del turismo montano sostenibile e responsabile il quale, fra le altre cose, sancisce l’importanza dei cammini, del loro recupero e manutenzione. Il Sentiero Italia è percorribile da tutti, ma per come è nato e per come prosegue l’attività e la manutenzione che viene fatta dalle sezioni Cai, lo sentiamo nostro".

Quando è diventato famoso?

"Negli anni ‘80, quando è nato. In realtà non era così popolare e chi lo percorreva spesso lo faceva da solo e senza clamore".

Poi?

"Con il ‘Cammina Italia’, la staffetta non continuativa promossa dal Cai nazionale per rilanciarlo, è tornato il clamore. Il 22 e 23 giugno 2019 la staffetta era passata dalle nostra parti percorrendo le due tappe (la SI N06 Visso-Pantaneto e la SI N07 Pantaneto-Colfiorito), curate dalla sezione di Macerata in comune con quella di Camerino, Fermo e San Severino".

Con la remise en forme del Sentiero è tornato anche altro?

"Sì. Da tre anni stiamo promuovendo la giornata nazionale del Sentiero Italia che quest’anno cadrà domenica 23 giugno".

I sentieri hanno necessità di manutenzione continua, di segnaletica verticale quella realizzata con pali, picchetti, frecce direzionali, e quella orizzontale. Mentre per la prima qualcosa ancora langue, nel senso che non è stata ancora ultimata, per la seconda tutto è a posto. Chi cura queste zone è Luciano Brandimarti che con vernice rossa e bianca, sempre al seguito, segna e custodisce il Sentiero Italia e non solo.

Cosa rappresenta per lei il Sentiero Italia?

"Per me – dice Brandimarti – è come un figlio. Mi sono sempre occupato di lui da quando è stato creato e quando posso vado a percorrere, da solo o con altri volontari Cai, i sentieri e prendermene cura".

Quali sono i motivi principali per cui i sentieri hanno necessità di manutenzione?

"La vegetazione che può prendere il sopravvento, qualche animale che può manomettere la segnaletica e qualche raro atto vandalico. Direi però che più che atti di vandalismo si verificano atti di disappunto dei locali che non gradiscono il passaggio di altri sulle loro zone dove vanno a funghi o a caccia. Ad esempio nel territorio di Serravalle hanno portato via 5 picchetti segnavia lungo il prato, rendendo più difficoltoso seguire la traccia. Entro questo mese li ripristineremo in modo che sia tutto a posto per la giornata nazionale del 23 giugno. Mi auguro anche che a breve possa essere messa a punto la segnaletica verticale la quale segue delle precise direttive nazionali".