La ’bora’ Vuelle abbatte Trieste Fine di un incubo e fuori dal tunnel

La squadra di Repesa riassapora la vittoria dopo un mese. Il gioco torna a girare e anche l’asse play-pivot

La ’bora’ Vuelle abbatte Trieste  Fine di un incubo e fuori dal tunnel

La ’bora’ Vuelle abbatte Trieste Fine di un incubo e fuori dal tunnel

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CARPEGNA PROSCIUTTO : Kravic 17, Abdur-Rahkman 7, Visconti 8, Moretti 20, Tambone 6, Stazzonelli ne, Daye 8, Charalampopoulos 6, Totè 3, Cheatham 14, Delfino 5. All. Repesa.

PALLACANESTRO TRIESTE: Bossi 7, Spencer 4, Rolli ne, Deangeli, Campogrande 3, Vildera, Bartley 22, Lever 26, Ruzzier 7, Strumbris 4, Terry 10. All. Legovic.

Arbitri: Begnis, Perciavalle e Valleriani.

Note - Parziali: 22-21, 46-40, 64-63. Tiri liberi: Pesaro 1417, Trieste 1317. Tiri da 3 punti: Pesaro 1229, Trieste 821. Rimbalzi: Pesaro 28, Trieste 35. Antisportivo e tecnico a Tambone. Usciti per falli: Tambone. Spettatori: 4.431. Incasso: 39.668 euro.

La Vuelle esce dal tunnel e riassapora il dolce gusto della vittoria. E’ la fine di un incubo iniziato il 26 marzo: ed è innegabile che uscire per un mese sempre a testa china dal campo lascia scorie addosso ai giocatori, per cui la tensione ieri si tagliava col coltello. Anche perché dall’altra parte c’era un’avversaria sull’orlo del baratro che domenica si giocherà la salvezza in casa con Verona. Ci sono voluti 30’ per scrollarsi di dosso Trieste, c’è voluto un Moretti ai livelli del girone d’andata (20 punti con il 54% totale al tiro) ed un Kravic tornato a fare legna dopo un periodo nero. La sfiducia in cui erano precipitati questi due giocatori, non a caso l’asse play-pivot della Vuelle, aveva acuito la crisi di gioco e risultati.

Ed è bello che l’impronta sull’ultimo quarto che ha spaccato la partita l’abbiano lasciata proprio gli italiani col trio Moretti-Tambone-Visconti ad aggredire la squadra ospite determinandone finalmente la resa. Giocatori che saranno ancora qui l’anno prossimo e magari ci tengono un pizzico di più. I playoff dunqe sono ancora possibili: ci si giocherà tutto nelle ultime due giornate.

Era cominciata bene, con Moretti subito caldo, 8 punti in un amen e la Vuelle avanti (17-12 al 6’) ma Repesa non gli perdona che si lasci sfuggire Ruzzier e lo ’panchina’ per lungo tempo. Tambone però non riesce ad entrare in partita e si soffre.

Bartley è imbavagliato da Mars, ma Cheatham si dimentica Lever che si esalta e giocherà la miglior partita della sua carriera (fin qui viaggiava a 4,2 punti di media, ne ha messi 26!). Nel 2° quarto Legovich, senza Davis - sospeso per doping - va col doppio play italiano, Pesaro prova a scappare ma l’antisportivo a Tambone frena la fuga (31 pari al 15’). Kravic si fa vedere e i compagni lo servono, il suo gioco da tre punti ridà spinta, poi con un bel giro-palla la Vuelle trova per due volte Cheatham libero di sparare dall’arco. Due recuperi con contropiede di Mars e ’Chara’ lanciano la fuga (44-35 al 18’) ma la squadra non tiene il vantaggio e Trieste rientra prima dell’intervallo.

Repesa riparte col quintetto iniziale, Pesaro guadagna di nuovo dieci lunghezze con la bomba di Delfino (57-47) ma ancora una volta non stringe e si fa addirittura sorpassare (59-60) al 29’. Moretti, appena rientrato, sigla un gioco da tre punti, ossigeno puro. Ma l’ultimo quarto inizia ancora una volta col fiato in gola, finchè il coach trova coi tre esterni italiani la diga giusta per frenare Trieste e con Moretti ispiratissimo e la tripla di Visconti dà l’ultima spallata. Quindi Daye chiude la pratica dalla lunetta. In casa biancorossa torna il sorriso. E non è poco.

Elisabetta Ferri