La Recanatese che verrà Spadoni consiglia Carpani

Il ds lo ha avuto a San Benedetto: "Ha dimostrato tutto il suo valore in serie C. Nella scelta deve tenere conto dell’ambiente, un fattore fondamentale".

di Andrea Verdolini

Trentasette presenze, 10 reti con doppiette a Lucca, Rimini e in casa con la Carrarese, senza trascurare la volèe di Siena che è valsa un pareggio quasi insperato o il preziosissimo 2-1 con il Montevarchi sfruttando uno dei suoi classici inserimenti su assist di 40 metri di Sbaffo. Gianluca Carpani insomma è stato determinante nella stagione della Recanatese e in questo momento di "riflessioni" abbiamo chiesto lumi a chi lo conosce bene, il ds Giulio Spadoni, che contribuì non poco alla sua scoperta ormai una dozzina di anni fa alla Sambenedettese: "In realtà la sua storia è davvero particolare. Il settore giovanile dell’Ascoli lo aveva messo un po’ da parte tanto che finì in una squadra di quartiere, il Borgo Solestà, e a segnalarcelo fu Catello Cimmino (ex difensore bianconero e del Milan, ndr). Lo portammo in Riviera e dopo la Juniores mise in mostra tutte le sue qualità. Molti ricordano ancora un destro di controbalzo micidiale decisivo che fece esplodere lo stadio in un derby di Serie D contro l’Ancona nella stagione 2011-12. E’ arrivato a Recanati dopo un paio di annate non propriamente felicissime, sia a Fano che a Montevarchi, ma su di lui ho speso una buona parola con Pagliari perché ero convinto che, con le condizioni giuste, potesse recitare un ruolo di primo piano in C come in effetti ha ampiamente dimostrato". Ora il suo futuro, diciamo così, è in stand-by: che consiglio gli darebbe? "Sta per compiere 30 anni e ormai è molto tempo che milita nel professionismo e non posso entrare nel merito di quelle che saranno le sue scelte. Potrei soltanto dirgli di prendere in considerazione, nelle sue valutazioni, tutti gli aspetti e non ultimo il fatto che conosce l’ambiente di Recanati, il suo allenatore e buona parte dei suoi compagni, visto che la linea che si sta seguendo mi pare quella della conferma della spina dorsale della squadra. Sappiamo bene che ci sono altre varianti ma, in generale, anche questi fattori debbono avere il loro peso". Sul fronte Melchiorri invece, nulla di nuovo. Si attenderanno gli sviluppi dell’incontro che probabilmente avverrà domani, tra il ds dell’Ancona Francesco Micciola e mister Marco Donadel sull’eventuale rinnovo con il tecnico: "Con Sbaffo, la cui posizione in campo mi pare libera da vincoli di sorta per sfruttare appieno la sua creatività, sarebbe un binomio di altissimo livello – prosegue Spadoni –. Nel calcio, se vai a vedere, al di là di tutto, la differenza la fanno i giocatori di classe e di talento e loro ne hanno in grande quantità. Come amava dire il mio maestro Andrea Iaconi in campo fanno fatica soltanto gli scarsi per cui, eventualmente, non ci saranno proprio problemi di coesistenza".

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