Nell’Olimpo c’è solo il greco. Vuelle agli inferi

Charalampopoulos si carica sulle spalle Pesaro, ma non basta per uscire dal tunnel della crisi. E nell’ultimo quarto Scafati scappa via

Nell’Olimpo c’è solo il greco. Vuelle agli inferi

Nell’Olimpo c’è solo il greco. Vuelle agli inferi

Pesaro

79

Trento

86

CARPEGNA PROSCIUTTO : Kravic 10, Abdur-Rahkman 10, Visconti, Moretti 2, Tambone 6, Stazzonelli ne, Daye 9, Charalampopoulos 33, Totè 1, Cheatham 6, Delfino 2. All. Repesa.

GIVOVA SCAFATI: Stone, Okoye 10, Imade ne, Mian ne, Hannah 7, Pinkins 18, De Laurentis, Rossato 16, Imbrò 2, Thompson 15, Tchintcharauli ne, Logan 18. All. Sacripanti.

Arbitri: Rossi, Paglialunga e Galasso.

NOTE – Parziali: 18-15, 37-31, 56-53. Tiri liberi: Pesaro 1317, Scafati 1820. Tiri da 3 punti: Pesaro 825, Scafati 1429. Rimbalzi: Pesaro 31, Scafati 39. Assist: Pesaro 16, Scafati 17. Falli tecnici a Rossato, Sacripanti, Logan e Charalampopoulos. Spettatori: 4.322. Incasso: 34.970 euro.

Si sgretolano gli ultimi sogni di grandezza per una squadra che sembra non avere più energie dentro e dopo aver condotto seppur a fatica per tre quarti, cede di schianto nell’ultimo. La Vuelle cade ancora nonostante un monumentale Charalampopoulos che la porta di peso sulle spalle sembrando di un altro pianeta rispetto ai compagni, sia tecnicamente che caratterialmente. Pronti via e il greco sembra ispirato dagli dei, infilando 13 punti in meno di 8’ e trascinando una squadra che sembra affaticata e scarica. Scafati, sorniona, tiene i ritmi bassi come già aveva fatto contro Brindisi la settimana scorsa per impedire che la Vuelle si esalti in transizione. Primo quarto di sostanziale equilibrio, poi all’inizio del secondo periodo la Vuelle provare a scappar via con il primo canestro di Daye e una bomba di Tambone (23-15). Sembra l’inizio di una fuga invece la Givova inserisce in campo Logan e annulla subito il vantaggio con un contro-break di 11-0 che gela il palazzo (23-26 al 15’). Repesa estrae di nuovo dalla panchina Charalampopoulos prima che la squadra perda fiducia. Arriva qualche colpo importante da Cheatham, mentre Mars si sblocca dalla lunetta quando sono già passati 17’.

Gli ospiti non mollano con un fastidioso Hannah, ma nell’ultimo giro di lancette una bella entrata del greco e quindi il tap-in di Kravic sulla sirena rimandano la squadra di casa negli spogliatoi con un po’ di gas e 6 punti di vantaggio. Sacripanti deve iniziare la ripresa con Thompson, gravato di tre falli in panca e la Carpegna Prosciutto ne approfitta contro De Laurentis: Mars trova i primi punti su azione e prende fiducia portando i suoi su un nuovo +8 (44-36).

Ma non c’è continuità e non si riesce mai a sfruttare l’onda, permettendo alla Givova di rientrare subito. ‘Chara’ regala momenti straordinari, con un gioco da tre punti e una rubata con schiaccione riportando la Vuelle a +7 (49-42). Ma gli altri non stanno al passo e soprattutto in difesa si paga spesso dazio contro gli americani di Sacripanti, che ne ha 6 da ruotare pur lottando per la salvezza. Kravic si fa valere nel finale di terzo quarto, poi Repesa prova Totè per aumentare l’atletismo, ma Leo stecca la partita. E quando Scafati piazza un break di 15-2 staccando i biancorossi di 11 lunghezze (58-69 al 34’) prova a giocarsela senza pivot, con Daye e Cheatham insieme. E’ sempre il greco a tenere in vita la squadra, riuscendo miracolosamente a riportarla a -2 con la tripla del 72-74.

Ma quando sembra che si possa ancora fare, sale in cattedra Logan che la spiega a tutti nonostante i 40 anni. Pesaro, pur agganciata da Brescia, resta ottava ma giocando così non avrebbe neanche senso farli i playoff. Elisabetta Ferri