Nuccelli, mani d’oro in nazionale

Il massofisioterapista cingolano con gli azzurri di pallamano

di Gianfilippo Centanni

Nella nazionale di pallamano maschile, che mercoledì affronterà la Bielorussia a Minsk per una gara di qualificazione agli Europei 2022, c’è anche un cingolano: il massofisioterapista Matteo Nuccelli, 37 anni, dottore in rieducazione funzionale, studio a Villa Strada, operativo in serie A con Santarelli Cingoli. Da giocatore a componente dello staff sanitario della massima rappresentativa dell’handball, davvero un bel salto?

"Averlo compiuto è un doppio motivo di soddisfazione: personale e per mio padre Alberto, allenatore. Avevo sette anni – racconta Matteo Nuccelli, 37 anni, massofisioterapista –, quando ho iniziato l’attività, crescendo nella Polisportiva Cingoli, di cui sono stato un centrale; in carriera per quasi trent’anni anche ad Ancona con la Mosconi guidata da Riccardo Trillini, pure lui cingolano, attuale commissario tecnico della nazionale azzurra.

Quindi vi siete ritrovati in azzurro.

"Alla federazione, l’anno scorso avevo inviato il mio curriculum. Speravo che fosse preso in considerazione, finché a giugno è arrivato il riscontro favorevole per la prima convocazione: a uno stage tenuto a Montesilvano, il 13 giugno. Poi la seconda convocazione, per uno stage come l’attuale, che è il terzo, nel centro federale di Chieti con il trasferimento in Svizzera. Mi sento veramente appagato: svolgo il lavoro che mi piace, ovviamente non trascurando la professione: impegnarsi per quel che piace procura una comprensibile gratificazione". In nazionale, la pallamano cingolana è ben rappresentata anche dal portiere Andrea Colleluori, abruzzese di Città Sant’Angelo, tornato di recente dal Nantes proprio alla Santarelli di Cingoli.

"Andrea è giovane, ma ha già dimostrato di possedere le qualità per imporsi a un alto livello".