Silva sulla Recanatese del futuro "Melchiorri-Sbaffo, che coppia"

L’ex bomber e ora allenatore non ha dubbi: "Sono giocatori che farebbero la felicità di qualsiasi tecnico"

Alessandro Sbaffo, quando arrivò ad Ascoli dal Piacenza, era poco più di uno "sbarbatello" e l’esperienza maturata in bianconero fu una sorta di esame di laurea anticipato, visto che aveva appena 21 anni. Quella squadra partì malissimo con 2 vittorie nelle prime 13 partite e la mannaia dei 7 punti di penalizzazione: bastava ed avanzava per farsi prendere dalla rassegnazione o quantomeno dallo sconforto. Invece, un’autentica gloria del Picchio come Massimo Silva risollevò la squadra evitandole anche i playout, complice una sorta di cambio in corsa nella posizione in campo del giovane talento portorecanatese: "era il classico esterno da 4-4-2 ma lo trasformai in una sorta di mezz’ala confidando nelle sue doti che erano già evidentissime. Nel 3-5-2 riuscii forse ad esaltare ancora meglio certe qualità, come la capacità di saltare l’uomo, la falcata notevole e il senso della porta. I risultati mi diedero ragione ed ora vedo con piacere che è diventato un giocatore completo, supportato da una grande condizione fisica, che riesce a vedere ed intuire delle situazioni dove altri magari non arrivano".

Un eventuale binomio con Melchiorri farebbe la felicità di Pagliari?

"Farebbe contento qualsiasi allenatore: poi sarà lui a decidere compiti e posizioni ma non ci sono rischi di sovrapposizioni. L’unica accortezza potrebbe essere un utilizzo razionale dei due tenendo conto dei ritmi serrati imposti dal calendario".

Lei di attaccanti se ne intende ed alla fine, analizzando la classifica dei cannonieri, sono sempre i più esperti a prevalere.

"Vero e le uniche eccezioni mi sembra che siano i gemelli Shpendi a Cesena. D’altronde è un campionato micidiale per certi aspetti dove talune caratteristiche, come il mestiere e la malizia, fanno la differenza".

Capitolo giovani invece: qualche consiglio per gli acquisti si sentirebbe di darlo?

"Ci sono dei ragazzi della Primavera 2 dell’Ascoli (appena reduci dalla finale persa ai rigori con il Monza ndr) che potrebbero fare al caso della Recanatese e non solo. Penso ad Alessio Re, una punta mancina impiegata a destra e sarebbe stato un colpaccio quello del centrocampista Franzolini, ceduto invece alla Feralpi Salò. Molto interessante è un altro 2003, Filippo Palazzino ha già esordito in B a Pisa ed ha fatto la spola con la prima squadra. Per certi aspetti la terza serie è un palcoscenico ideale per farli maturare appieno".

Infine Carpani, altro elemento la cui conferma sarebbe fondamentale.

"A Fano e Montevarchi ha avuto una sorta di battuta d’arresto mentre a Recanati è stato straripante. Se trova la continuità, con il suo passo e le sue stoccate, è irresistibile, è chiaro che si tratta di una pedina molto importante".

Dopo il lutto che l’ha colpita dieci giorni fa con la perdita della moglie Rita Fiorentini come auspica il suo futuro nel calcio?

"Il richiamo della foresta è sempre forte. Se arrivasse anche una D giusta, ci penserei con grandi stimoli".

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