di Andrea Verdolini
Mentre il lavoro di "costruzione" della squadra prosegue tra colloqui, telefonate e trattative con "Radio Fante" che dà quasi per assodato l’arrivo di Marilungo, chiediamo l’autorevole parere di Augusto Gentilini sul mercato giallorosso. Il mister romano ha guidato per anni la rappresentativa di serie D prima di iniziare un nuovo progetto in Cina dove è stato il responsabile tecnico dell’under 19 dell’Accademia dell’Università di Pechino. In passato era un habituee del Tubaldi e quindi, come si suol dire, conosce piazza e ambiente: "Lavorare nel club giallorosso e sostanzialmente in un clima sereno e tranquillo con dirigenti all’altezza – dice –, è un fattore molto importante che consente spesso a un giocatore di esprimersi al massimo".
Se l’aspettava, ad esempio l’autentica esplosione di Sbaffo, timida magari nel primo anno e invece impetuosa nella stagione appena conclusa?
"Sinceramente no. Non è stato solo il campionato straordinario che ha disputato, ma anche il suo atteggiamento e il suo comportamento, da vero capitano e leader della squadra. È evidente il fatto che avverte la piena fiducia del mister e la vicinanza di tutto il gruppo. D’altronde le sue potenzialità sono note a tutti".
Marilungo potrebbe costituire un vero valore aggiunto anche se reduce da alcune stagioni non semplicissime, complici anche degli infortuni.
"Il problema potrebbe essere proprio quello, ma credo si confidi anche sulla sua volontà di riscatto. Ha avuto una carriera notevole e soltanto qualche ostacolo gli ha impedito di mantenere appieno certe promesse. Credo che se starà bene fisicamente ed in un contesto che ho già descritto potrà dare tantissimo alla Recanatese".
Intanto si prosegue nelle conferme…
"Si stanno seguendo le indicazioni di Pagliari che confida nel suo collettivo ed ha ragione. Chiaramente si dovranno innestare degli elementi di valore, perché il differenziale tecnico è notevole".
Che campionato e che girone potrebbe profilarsi?
"Credo che Reggiana, Entella, Cesena e Pescara per il loro passato e la forza societaria saranno destinate a un torneo di avanguardia. Ora comunque è troppo presto per valutare bene le squadre ed almeno dovremo aspettare le prime 4-5 settimane per dare un giudizio attendibile".
Una parola per concludere sulla sua esperienza in Cina…
"Mi sono trovato benissimo. Ci sono tantissimi ragazzi che a livello tecnico e fisico potrebbero giocare in Italia. Al momento forse gli manca un’infarinatura tattica, ma sono molto disponibili ad apprendere. Dopo che ho imparato a relazionarmi con loro non ho davvero avuto nessun problema".