Il prete coraggio ha vinto la sfida: "Le mie campane tornano a suonare, ho venduto l’auto per questo sogno"

A Rosora, nell’Anconetano, erano ferme da otto anni per i danni del sisma. Raccolti 100mila euro La felicità di don Giuliano Gigli, 95 anni: "Voglio sentire quella dolce musica prima di morire"

La chiesa di San Michele Arcangelo e nel tondo don Giuliano Gigli

La chiesa di San Michele Arcangelo e nel tondo don Giuliano Gigli

Rosora (Ancona), 29 febbraio 2024 – Aveva anche venduto la sua auto per il suo sogno, un sogno che in realtà è dell’intera comunità: far tornare a suonare le campane del paese "ferme da otto anni" dopo i danni del sisma. Lui è don Giuliano Gigli, 95 primavere e da 54 anni parroco di Rosora, Comune della Vallesina con meno di duemila anime.

Dopo l’appello di don Giuliano al Carlino , risalente a novembre dell’anno scorso, si era mobilitata l’intera comunità e ora l’obiettivo dei 100mila euro per avviare il cantiere di risanamento del campanile danneggiato dal sisma è stato raggiunto. Anche grazie ai fondi pubblici della Regione Marche. L

e campane di don Giuliano potranno tornare a suonare forse già entro l’anno. "Entro aprile i lavori potranno partire", spiegano dalla diocesi.

"Il mio sogno, a 95 anni, era di riuscire a sistemare il campanile, così che i miei compaesani possano tornare a ritmare le loro giornate al suono delle nostre quattro campane. Ho venduto la mia Cinquecento (ricavando 5.500 euro, ndr ) sperando che le campane tornino a suonare prima della mia dipartita e a quanto pare così sarà. Sono felicissimo della risposta della comunità: chi ha potuto ha versato qualcosa per questo sogno. Abbiamo raccolto 11mila euro e c’è chi ne ha donati anche mille. I nomi di tutti i benefattori sono scritti in chiesa e in più un’azienda del posto ha donato una somma in anonimato".

Ora il parroco si sposta tra Angeli e il capoluogo e negli altri Comuni della Vallesina grazie ai suoi concittadini che lo accompagnano dove serve. Anche dal dentista. "Quando ho terminato la commissione chiamo qualcuno e come sia un passaggio lo trovo", spiega.

L’appalto è già stato assegnato e il cantiere sulla chiesa di Michele Arcangelo (1793) di Rosora dovrebbe partire in mese, massimo un mese e mezzo. "Confidavo che ci saremmo riusciti – aggiunge commosso don Giuliano –. Io quelle campane le ho suonate ed è stato un concerto meraviglioso, che spero di poter riascoltare al più presto. Oggi ne suona soltanto una e con i rintocchi. Le quattro campane sono elettrificate e collegate a un pc. Il campanile presenta delle crepe e va rinforzato. Non ho visto il progetto, ma noi abbiamo raccolto anche più del 30% necessario".

"Il progetto per i lavori di messa in sicurezza del campanile della chiesa di San Michele Arcangelo – aggiungono dalla diocesi – è rientrato nella richiesta di contributi concessi dalla Cei per i beni culturali e l’edilizia di culto del 2022 ed è stato approvato dall’ufficio nazionale della Conferenza episcopale italiana. L’intervento presuppone un importo lavori di 101mila euro. La somma, rimodulata su parametri prestabiliti e ammessa a contributo dalla Cei, si attesta in 89.500 euro, la base del finanziamento pari al 70%, nello specifico 62.650 euro, reso possibile esclusivamente grazie ai fondi a disposizione e derivanti dalla raccolta firme dell’8xmille alla Chiesa cattolica". Un contributo sostanzioso pari a 32mila euro è arrivato dalla Regione Marche.

“Sono ben lieto – commenta il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Marco Ausili – di avere potuto dare un contributo, tramite il bilancio regionale, all’opera, che potrà così beneficiare di 32mila euro di risorse regionali in più, le quali, insieme all’importante impegno di Cei, Diocesi e parrocchia, potranno far tornare a suonare le campane della Chiesa di San Michele Arcangelo, per la gioia dei residenti di Rosora e per la conservazione e valorizzazione di un nostro bellissimo borgo".