Bologna, 22 aprile 2024 – Era stata ampiamente annunciata con allerta meteo e la neve è arrivata puntuale in Emilia Romagna: l’Appennino Emiliano è già imbiancato dalle prime ore del mattino (video). Fino all’ora di pranzo ha continuato a nevicare abbondantemente anche a bassa quota (foto): soprattutto nel Parmense a 300 metri sul livello del mare, nel Modenese e nel Reggiano. Oltre che a Porretta Terme, nel Bolognese. E’ stata intanto emanata una nuova allerta valida fino alla mezzanotte del 24 aprile.
Circa 40 centimetri di neve sono già caduti sul crinale piacentino, 50 nel Parmense. A Frassinoro (Modena) disagi per alberi caduti, scuole chiuse oggi e domani. Sabato nel tardo pomeriggio forte grandinata in Romagna, in serata a Rimini, dove un fulmine ha colpito un autolavaggio.
(ha collaborato Giuliano Pasquesi)
L’amministrazione comunale di Forlì ha informato che, considerato il brusco calo delle temperature e le previsioni meteorologiche attese per i prossimi giorni, sono stati riaccesi gli impianti di riscaldamento delle scuole di competenza comunale di ogni ordine e grado e quelli del liceo “G. B. Morgagni” e dell’Istituto Professionale “Ruffilli”.
Nel Modenese i tecnici della Provincia e i vigili del fuoco hanno rimosso il mezzo pesante che da stamattina si era intraversato bloccando il transito dal bivio "Raggia" con la strada provinciale 32, fino all'abitato di Riccovolto. Il personale provinciale ha anche operato sulla rete viaria per rimuovere i rami caduti sulle strade, a causa dell'accumulo di neve, provocando disagi alla circolazione sulla strada provinciale 324 tra Montecreto e Sestola, sulla strada provinciale 4 nella zona di Fanano, sulla strada provinciale 32 tra Montefiorino e Frassinoro, sulle strade provinciali 24 e 28 a Palagano e Savoniero e sulle strade provinciali 27 e 34 di Montese e Maserno. In serata diversi mezzi saranno al lavoro per la salatura delle strade a maggior rischio di gelate notturne, oltre che proseguire nelle operazioni di pulizia della rete stradale: al momento risulta tutta percorribile.
La Confederazione degli agricoltori (Cia) della provincia di Reggio Emilia esprime "grande preoccupazione" per l'ondata di maltempo. "Il rischio sono però le gelate che potrebbero avvenire nelle prossime notti", dice il presidente dell'associazione agricola Lorenzo Catellani. Fenomeni che, prosegue, "sarebbero un disastro per la frutticoltura e la viticoltura del territorio reggiano, in una fase già avanzata. Basti pensare che già nelle scorse notti, le minime hanno raggiunto i 2 gradi nelle campagne in pianura e causato non poche preoccupazioni agli imprenditori agricoli. Il crollo delle temperature notturne è micidiale per germogli e fiori, specialmente dopo un periodo in cui le temperature diurne praticamente estive hanno portato alla germogliamento. Questo colpo di coda dell'inverno rischia di creare danni davvero ingenti. Gli interventi strutturali contro il gelo (come reti o ventole) - conclude Catellani - sono solo parzialmente efficaci e non tutti i Comuni ne autorizzano l'utilizzo: servono strumenti che possano aiutare le imprese ad andare avanti nelle avversità".
Anche a Modena è possibile riaccendere gli impianti di riscaldamento, almeno fino a domenica 28 aprile. Lo segnala il Comune, emettendo un'ordinanza che autorizza all'accensione nelle abitazioni e in tutte le categorie di edifici "solo per un massimo di sei ore al giorno, limitando l'accensione alle ore più fredde, e senza superare i 19 gradi di temperatura".
Scenario invernale questa mattina a Pecorara, 750 metri di altitudine nell`alta collina piacentina, ma nei campi c`è il grano e le altre colture sono in fiore. A renderlo noto è Confagricoltura Piacenza che diffonde le immagini ricevute dalla propria associata Daria Nobile che conduce la sua azienda nella località Moiaccio. È tutto avvolto da una coltre di fresca neve alta almeno una quindicina di centimetri. Difficilmente si fermerà di fronte al caldo sole già previsto nei prossimi giorni. "È impressionante - rileva Confagricoltura Piacenza - anche più in basso i campi sono imbiancati, la mezza collina è tutta presa dal freddo. Uno sbalzo di temperatura molto repentino, speriamo che le colture non ne risentano".
Secondo l'ultimo monitoraggio della Coldiretti "il ritorno improvviso del freddo al Nord, dopo un inizio 2024 che per le regioni settentrionali è stato il più caldo di sempre con +2.20 gradi rispetto alla media storica (elaborazione Coldiretti su dati Isac Cnr), espone le coltivazioni al rischio gelate e si segnalano già i primi danni sull'Appennino emiliano". "Prevista pioggia nel Ferrarese per tutta la settimana, con temperature basse che - spiega Coldiretti - rallenteranno lo sviluppo delle orticole, come gli asparagi e la maturazione delle fragole. Problemi che avrà anche chi ha seminato mais o dovrebbe farlo, che causa terreni bagnati dovranno rallentare e posticipare le lavorazioni. Ma sull'Appennino emiliano è arrivata anche la neve, con coltivazioni 'allettate' dal peso del manto bianco, mentre le api che si avventurano fuori dagli alveari vengono uccise dal freddo".
Dopo Bologna, Reggio Emilia e Parma, altri comuni emettono ordinanze per prolungare la possibilità di accendere il riscaldamento. A Rimini e Cesena l’uso dei sistemi termici è consentito da oggi e fino al 29 aprile, per un massimo di 6 ore e 30 minuti al giorno, tra le ore 5 e le 23. "Si invitano i cittadini a limitarne l’uso nelle ore più fredde", si legge in una nota dell'amministrazione riminese. A Cesena è consentita una durata massima di 7 ore giornaliere, con una temperatura massima di 19 gradi.
Dopo le giornate quasi estive neve copiosa anche sull'Appennino parmense, con 50 centimetri di neve accumulati a Tizzano a Schia e in altri comuni. Lo condivide su Facebook Andrea Massari, sindaco di Fidenza e presidente della Provincia di Parma, pubblicando foto e video dell'abbondante nevicata. I mezzi della Provincia di Parma, scrive, sono in azione dalla notte sulle strade provinciali. Un'ondata di maltempo che "pur annunciata e prevista, lascia tutti sbalorditi per un fine aprile che aveva già regalato giornate estive". Imbiancati i comuni di Bore, Albareto, Tornolo, Valmozzola, Terenzo, Monchio. "Numerosi sono i danni al patrimonio arboreo con numerose piante cadute o rotte a causa del grande peso della neve sui rami già ricchi di foglie", sottolinea Massari
Arpae ha emesso una nuova allerta meteo già valida dalle 12 di oggi 22 aprile e fino alla mezzanotte del 24 aprile. Ancora neve e criticità arancione sulla montagna piacentina e parmense, poi allerta idrogeologica, idraulica, ma attenzione anche a temporali e vento.
Dalle 6 alle 13 sono stati attivati 10 spazzaneve della Città metropolitana di Bologna nei tratti appenninici di 13 strade provinciali, per liberare le carreggiate dalla neve. Le strade interessate sono: 8 Castiglione - Baragazza - Campallorzo, 40 Passo Zanchetto - Porretta Terme, 55 Case Forlai, 57 Madolma, 62 Riola - Camugnano - Casiglione, 63 Bivio Lizzo - Castel di Casio, 64 Granaglione, 66 Querciola, 71 Cavone, 72 Campolo - Serra dei Galli, 82 Gaggio - Masera, 324 Passo delle Radici e 632 Traversa di Pracchia. Il monitoraggio delle strade è costante e i mezzi rimangono in allerta nel caso riprendano le precipitazioni nevose.
Considerate le previsioni meteo che evidenziano, anche per i prossimi giorni, un sensibile calo delle temperature, al di sotto della media stagionale, con un’ordinanza sindacale viene prorogata fino al 30 aprile prossimo a Reggio Emilia la possibilità di accendere il riscaldamento, per la durata massima di 7 ore giornaliere. A Parma invece la proroga arriva fino al 28 aprile, per un limite massimo di sei ore e mezzo al giorno, nella fascia oraria 5-23.
Già nella mattinata la neve fresca ha superato il mezzo metro di altezza in varie località dell’Appennino emiliano, scendendo fin quasi in pianura, creando parecchi disagi alla circolazione e provocando vari danni alla vegetazione.
Un forte nubifragio si è abbattuto su Bologna città, con tanto di grandinata. Il maltempo proseguirà, secondo i modelli degli esperti, anche nei prossimi giorni.
In provincia di Parma nevica senza sosta, in alcune zone, come Tizzano Val di Parma, il peso della neve sui cavi elettrici sta provocando problemi alla luce, che va e viene di continuo.
Proprio a causa degli alberi carichi di neve finiti in strada strada, sulla Sp 19, in provincia di Reggio Emilia, si viaggia a senso unico alternato nei pressi di Gatta a Castelnovo Monti. E' l'unica modifica alla viabilità al momento adottata sulla viabilità provinciale.
Sono caduti circa 25 centimetri di neve tra ieri e oggi sull'Appennino modenese, in particolare nella zona del Passo delle Radici, Frassinoro, Montefiorino e Palagano e in tutto il Frignano, nella zona di Sestola, Fanano e fino a Pavullo e Serramazzoni, comportando l'uscita dei mezzi della Provincia per la pulizia delle strade. Neve anche nella zona di Montese e Zocca, con accumuli di oltre 20 centimetri. Si segnalano quindi disagi dovuti alla presenza di rami in strada a causa dell'accumulo di neve, in particolare sulla strada provinciale 324 tra Montecreto e Sestola, sulla strada provinciale 4 nella zona di Fanano, sulla strada provinciale 32 tra Montefiorino e Frassinoro, sulle strade provinciali 24 e 28 a Palagano e Savoniero. Disagi anche sulla strada provinciale 27 di Montese e sulla provinciale 34 di Maserno. Sulla provinciale 486 a Riccovolto un mezzo pesante intraversato blocca il transito e in attesa dell'intervento di rimozione da parte dei vigili del fuoco, la strada è interrotta dal bivio "Raggia" con la strada provinciale 32 fino all'abitato di Riccovolto.
Considerato l'abbassamento delle temperature il Comune di Bologna ha autorizzato la proroga dell'accensione degli impianti di riscaldamento di tutte le tipologie di edifici fino al 26 aprile compreso.
La taskforce antineve allestita dalla Provincia di Reggio Emilia è formata da 121 lame, 60 salatori e 2 frese, oltre a 30 uomini tra tecnici (6), sorveglianti (11) e operai stradali (13). I primi mezzi si sono mossi intorno alle 2 della scorsa notte.
In Val di luce tra Fiumalbo e l’Abetone (Modena) si sta valutando addirittura di riaprire impianti di risalita in vista della giornata di festa del 25 aprile
Al momento i disagi maggiori sono dovuti agli alberi che, in stagione così avanzata, avendo le foglie si caricano di neve e si piegano sulla strada. Disagi di questo tipo si stanno verificando in particolare sulla Sp 91 da Ligonchio a Collagna
Nevicate in atto lungo l'Appennino centro-occidentale, fino a quote veramente basse. A Poretta Terme, nella valle dell'Alto Reno sta nevicando a soli 350 metri sul livello del mare
In alcuni punti dell'Appennino emiliano si sono già raggiunti i venti centimetri di coltre nevosa. In altri, sui 900 metri circa addirittura fino a 40 centimetri.
Pullman rallentati, rami in strada e qualche piccolo blackout. Scuole chiuse oggi e domani a Frassinoro (Modena)
Alcuni disagi per alberi caduti a Pavullo e Palagano, nel Modenese
Neve scesa fino a 300/400metri nel Parmense dove si sono concentrate le precipitazioni più intense ad ora, 500 metri tra Piacentino, Reggiano e Modenese.
Nevica a bassa quota nel Bolognese: a Porretta Terme dove i fiocchi cadono dalle 6.30 con dimensione fino a 3/4 cm