Festa dell'Unità 2020, a Modena la prima in Italia. E ad agosto l'evento nazionale

Dal 12 giugno al 5 luglio a Ponte Alto. Manicardi: “Saremo attenti alle misure di sicurezza”. Fassino: “Un bel segnale”

Una delle ultime edizioni della Festa dell'Unità (FotoSchicchi)

Una delle ultime edizioni della Festa dell'Unità (FotoSchicchi)

Modena, 10 giugno 2020 – L'evento che prende il via il 12 giugno (fino al 5 luglio) a Ponte Alto sarà l'antipasto della Festa dell'Unità 2020 nazionale, in programma dal 16 agosto al 13 settembre. Il primo appuntamento in Italia con la kermesse del Pd. “Una nuova rinascita” dopo il lockdown, come lo definisce il segretario del Pd della città di Modena, Andrea Bortolamasi.

"Questa sarà una Festa come non si era vista da tanto tempo dice Bortolomasi in sede di presentazione -, nello spirito originario delle Feste: un tavolo, una fila di luci e la voglia di ritrovarsi a parlare di politica, ma non solo”. Parte dell'incasso, a festa ultimata, sarà destinato al fondo di solidarietà del Comune di Modena, in aiuto di chi ha bisogno per effetto dell'emergenza sanitaria.

Sui nuovi protocolli da adottare alla kermesse, certifica Stefano Manicardi della segreteria cittadina Pd: "La Festa sarà molto attenta alle nuove esigenze di sicurezza. Abbiamo steso un apposito protocollo, sulla base delle norme nazionali e regionali, che prevede regole specifiche sia per i volontari che per i visitatori. Apposita cartellonistica ricorderà percorsi e modalità per evitare assembramenti. Tutti gli avventori, sia quelli del ristorante che quelli del bar, saranno serviti ai tavoli. Misure di sicurezza specifiche sono state pensate per le cucine, che saranno chiuse agli estranei, e per i volontari, in modo da tutelare la loro salute e quella degli avventori".

Dopo "mesi durissimi, mesi di chiusure, di distanziamenti fisici e sociali, abbiamo bisogno di ritrovarci, di tornare a una dimensione di incontro, di confronto, di comunità", sprona Bortolamasi, illustrando oggi il programma a Ponte Alto insieme agli altri dirigenti locali e al responsabile nazionale Organizzazione del partito, Stefano Vaccari, in videoconferenza. Anche per il segretario provinciale, Davide Fava, è tornato "il momento di tornare a incontrarci, di tornare a confrontarci, di riunirci per progettare il futuro, facendo tesoro di quanto abbiamo imparato in questi mesi di chiusura. Lo faremo con la massima sicurezza, sia per i nostri volontari, sia - assicura Fava - per coloro che vorranno venire a visitare la Festa".

Non mancheranno i giovani dem, come spiega la loro segretaria Giulia Mancuso: "Torneremo a contribuire in cucina, preparando gnocco e tigelle e aiutando dove necessario. Il ruolo che il partito svolge come realtà di centro-sinistra e di ascolto delle istanze dei cittadini non può rimanere al chiuso in eterno, è nostro dovere tornare fuori a vederci, confrontarci, tornare a fare politica in sicurezza".

Anche per Piero Fassino, deputato dem eletto nel collegio di Modena-Ferrara, è un "bel segnale di ripartenza l'avvio della stagione delle Feste de l'Unità che culminerà nella realizzazione a Modena della Festa nazionale. In condizioni di sicurezza i cittadini ritroveranno la generosità, la passione, l'ospitalità dei nostri militanti e attivisti. E ancora una volta le Feste offriranno ai cittadini l'opportunità di unire qualche ora di svago al confronto sui principali temi della vita del Paese".