Giorgia De Cupertinis
Cronaca

Agricoltura, la ferita si riapre: "Dalle piogge fino alla grandine, un’altra batosta per i produttori"

Alberto Notari (Cia) fa il punto: "Colpiti vigneti e frutteti in diverse zone della nostra provincia. Le aziende maggiormente a rischio? Sono quelle nate da poco. Troppe criticità negli ultimi anni".

Dalle piogge fino alla grandine,  un’altra batosta per i produttori

Dalle piogge fino alla grandine, un’altra batosta per i produttori

Modena, 16 maggio 2024 – L’ennesima "pioggia" di danni mette in difficoltà l’agricoltura. Il maltempo degli ultimi giorni, infatti, è tornato a "colpire" il comparto, chiamato anche a maggio di quest’anno ad affrontare un complesso scenario. "Certo, non allarmante come quella dell’anno scorso – conferma Alberto Notari, presidente Cia Emilia Centro – ma capace comunque di ostacolare buona parte degli agricoltori".

"Alcune grandinate a macchia di leopardo hanno infatti colpito diverse zone della nostra provincia, come Villavara a Bomporto, ma anche Campogalliano e Vaciglio. E purtroppo, sappiamo che quando arriva la grandine si rischia di perdere in un batter d’occhio gran parte della propria produzione – continua Notari –. Nei vigneti, ad esempio, è ora fase di germogliamenti, non di piena vegetazione. Dunque, quando vengono colpiti da un maltempo simile, è facile trovarsi di fronte a scene disarmanti: rimane solo il sarmento".

Ma non è finita qui. "Piogge insistenti e fastidiose, in questa fase di maggio, hanno messo in difficoltà anche il primo taglio delle fienagioni – spiega – e chi non ha fatto in tempo a falciare e a portare ’il fieno in cascina’ rischia ora di essere in affanno con le operazioni di taglio e di essicazione".

E la produzione di ciliegie, invece? "Una delle varietà precoci più rinomate è la Bigarreau. Ma è molto suscettibile all’alternanza di giornate di pioggia e di sole. Non è ormai inusuale, come abbiamo potuto vedere, che dopo una bomba d’acqua la temperatura risalga a venti gradi. Questo potrebbe causare il cosiddetto ’cracking’ ovvero la rottura dell’epidermide del frutto. In quel caso non sono più commerciabili".

Insomma, anche questo maggio non è giunto alla sua conclusione senza prima "seminare" qualche danno "anche se non è paragonabile a quanto accaduto lo scorso anno.

La ferita dell’alluvione infatti, rimane aperta ancora per molti, in attesa di risposte. Anche per questo in campagna non è sempre facile respirare un’aria distesa. Tra l’altro, il maltempo potrebbe rappresentare un grosso rischio anche nei prossimi giorni: ricordiamoci che un’automobile, se si ha lo spazio, la si può anche proteggere mettendola in garage o al chiuso. Con un vigneto, ad esempio, non si può di certo fare la stessa cosa...

Chi può e dove può, usa le reti anti grandine, che possono rappresentare un importante aiuto".

Il lungo elenco di criticità che negli anni gli agricoltori sono stati chiamati a fronteggiare, infatti, ha marchiato la storia di moltissimi produttori. Giovani compresi, trovatisi più di una volta in ginocchio davanti a scenari sempre più complessi.

"Il rischio maggiore è per le aziende nate da poco. Ci sono tante realtà infatti che hanno fatto investimenti per cercare di lanciarsi in questo settore, ma hanno dovuto combattere con ben più di una criticità, una dopo l’altra. E così molte rischiano di fallire – conclude –: questo è un tema su cui riflettere".